Nel 2021 in provincia di Cuneo c'è stata una "forte ripresa economica, superando i valori del 2019, ma con un rallentamento negli ultimi mesi per la carenza di materie prime, caro energia e clima di incertezza internazionale".
Lo dice il Rapporto Cuneo, l'analisi della Camera di commercio sullo stato di salute dell'economia provinciale, illustrato oggi.
I numeri dello scorso anno sono di
19,5 miliardi di euro di Pil (+8,4% sul 2020), 30.124 euro di
valore aggiunto pro capite (+8,7%, il dato più alto del
Piemonte, superando per la prima volta anche Torino), 9,1
miliardi di export (+15,5%), con un tasso di disoccupazione da
Paese del nord Europa, 4,6%. "Un territorio che ha dimostrato
una grande vitalità, ha saputo ripartire con slancio - ha detto
il presidente della Camera di commercio di Cuneo Mauro Gola -.
Ci confortano la crescita del Pil, il boom delle esportazioni e
l'elevato tasso di occupazione ma la congiuntura internazionale
e gli effetti dell'invasione russa prefigurano un deterioramento
del clima di fiducia di consumatori e imprese".
La presentazione del Rapporto Cuneo 2022 è stata inserita tra
gli eventi di avvicinamento al Festival Internazionale
dell'Economia, diretto da Tito Boeri, progettato e organizzato
da Laterza in collaborazione con la Fondazione Collegio Carlo
Alberto di Torino su temi quali merito, diversità e giustizia
sociale, che si svolgerà a Torino dal 31 maggio al 4 giugno.
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