In centinaia, tra cittadini e persone di teatro, amici, attori, tecnici si sono messi in coda dalle 10 di questa mattina al Teatro Carignano di Torino dove è stata allestita la camera ardente di Eugenio Allegri, attore e regista, morto a 66 anni venerdì scorso, noto soprattutto per la ventennale interpretazione in 'Novecento' di Alessandro Baricco.
"Con Eugenio scompare un poeta, un amico, un uomo pieno di grazia e molto generoso, aspetto non scontato nel mondo dello spettacolo dove la vanità spesso è sovrana", afferma il direttore del Teatro Stabile di Torino, Filippo Fonsatti.
Con lui a rendere omaggio ad Allegri anche il presidente dello Stabile, Lamberto Vallarino Gancia, rappresentanti del Comune di Torino e della Regione Piemonte, attori e amici quali Leo Muscato, Gabriele Vacis, Gabriella Daghero, Sara Bertelà, Mattias Martelli, Antonella Parigi e tanti altri.
"Era semplicemente un genio, un uomo di grandissima creatività, umile e immenso", ricorda Martinelli che con Allegri riportò in scena, con grande successo, 'Mistero buffo' di Dario Fo. "Ricordo di quando eravamo a Londra insieme al Coronet Theatre - dice Martelli - per raccogliere continue standing ovation per Mistero Buffo. Ma lui anche per Novecento, lo spettacolo che forse più lo consacrò davanti al grande pubblico, e che portò in giro per oltre 2.000 recite. In un giorno era in scena con tutti e due. Un mito per me". Dopo la camera ardente al Carignano (l'ultima nel teatro fu 9 anni fa per Gipo Farassino) Allegri verrà portato al Tempio crematorio a Torino per poi venir tumulato nel cimitero di Grugliasco (Torino), accanto ai suoi genitori. Il funerale sarà strettamente privato, fa sapere la moglie Susanna, illustratrice.
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