Nella Giornata
Internazionale per la salute delle piante, 'Agroinnova', il
Centro di competenza per l'innovazione in campo agro-ambientale,
ha aperto le porte ai visitatori per celebrare i 20 anni di
attività. E' stata l'occasione per tracciare il bilancio: dal
2002 il centro ha ottenuto 100 milioni di finanziamenti e
attivato oltre 200 progetti; ha formato 200 giovani ricercatori,
di cui una cinquantina dottori di ricerca, ha collaborato con
200 imprese, in Italia e all'estero, in progetti di ricerca nel
settore agro-ambientale. Trai temi di maggior impegno. la lotta
alle malattie delle colture ortoflorofrutticole, la difesa
sostenibile delle piante, la resistenza ai fungicidi e la
riduzione dell'uso di mezzi chimici, la difesa biologica e
integrata, ma anche l'impegno per la biosicurezza, lo studio
sull'effetto dei cambiamenti climatici sulle malattie delle
piante.
"In questi vent'anni Agroinnova ha affrontato temi di grande
rilievo per la salute delle piante, per la sicurezza del cibo
che consumiamo, soprattutto occupandosi della messa a punto di
metodi di difesa delle colture a bassissimo impatto ambientale.
- spiega Maria Lodovica Gullino, Direttore del Centro - Perché
la salute delle piante e del cibo sono strettamente correlati
alla nostra salute. Lavorare a stretto contatto con le imprese
ha permesso un rapido trasferimento dei nostri risultati alle
diverse realtà produttive".
Agroinnova ha al suo attivo anche diverse pubblicazioni tra
cui 1.250 lavori su riviste scientifiche, oltre mille libri
divulgativi, una rivista per promuovere il costante
aggiornamento tecnico nella difesa delle colture.
"Abbiamo sempre spinto i nostri giovani a scrivere e a leggere
molto, lavori scientifici e divulgativi, mantenendo un certo
equilibrio tra italiano e inglese.- spiega il presidente di
Agroinnova, Angelo Garibaldi - La ricerca internazionale
ovviamente parla la propria lingua ma il ricercatore non deve
dimenticarsi dei tecnici del suo territorio".
Agroinnova ha dato vita ad AgriNewTech, che persegue
l'obiettivo di trasferire alle piccole e medie imprese i
risultati delle ricerche, e ANT NET, che si occupa di
progettazione, conduzione agronomica e difesa sostenibile.
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