Una struttura di oltre mille metri quadrati dotata di brandine, ambulatori medici, cucina, mensa, area bambini.
E' il "Villaggio Profughi" costruito da 'Specchio dei Tempi' a Cernivci, in Ucraina, per aiutare chi è fuggito dalle città investite dalla guerra ma ha deciso di restare nel proprio Paese.
Il complesso, operativo da ieri, è in grado di
ospitare un migliaio di persone.
"Specchio dei tempi e la fondazione gemella di Specchio d'Italia
- informa una nota - lavorano in Ucraina da quasi tre settimane.
Il Villaggio di Cernivci è uno dei progetti che le due
fondazioni (attive sin dal primo giorno dopo l'invasione quando
è stata lanciata una raccolta fondi sulle testate del Gruppo
Gedi) hanno messo in atto per assistere le vittime della guerra
grazie a oltre 6000 donazioni arrivate sui siti
www.specchioditalia.org e www.specchiodeitempi.org per
complessivi 1,4 milioni di euro".
"Dopo aver pensato, per i primi giorni, a sostenere i viaggi dei
profughi verso l'Italia - spiega il presidente Lodovico Passerin
d'Entreves - abbiamo cominciato a notare una diversa propensione
di questa gente. Che oggi solo in parte pensa ad espatriare,
mentre una fetta importante, forse la maggioranza, preferisce
chiedere di fermarsi in quelle zone dell'Ucraina toccate solo
marginalmente dalla guerra".
Cernivci è una città della Bogovina del Nord, baricentrica fra
Kiev, Odessa e Leopoli, ad una quarantina di chilometri dalla
Romania e dal confine di Siret. "Qui - spiega il responsabile
operativo Angelo Conti - lavoriamo con la logistica di Remar
Spagna e Remar Italia, due onlus internazionali, partner
affidabili anche in altri progetti, che hanno la disponibilità
di un gran numero di volontari internazionali. La municipalità
di Cernivci ha immediatamente sottoscritto un memorandum con
cui ci ha messo a disposizione una centralissima piazza ed una
vicina scuola, la prima per attrezzare il campo profughi e la
seconda per la logistica e i magazzini. E così, con il consueto
slancio, siamo partiti, mettendo in piedi in poche ore una fitta
serie di viaggi di Tir e furgoni, per trasferire in Ucraina il
materiale necessario: in tutto circa 180 tonnellate di
materiali".
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