I cambiamenti climatici rendono le
piante e le coltivazioni sempre più vulnerabili agli attacchi
degli agenti patogeni, che meglio si adattano alle mutate
condizioni. Lo ricorda Agroinnova, il centro di competenza per
l'innovazione in campo agro-ambientale dell'Università di Torino
che nello studio degli effetti dei cambiamenti climatici ha
finora investito in strutture, macchinari e impiantistica 2
milioni di euro e generato progetti per oltre 10 milioni sui
quali hanno lavorato oltre 15 persone tra ricercatori,
dottorandi e tecnici. Negli studi sono stati utilizzati i
fitotroni, le cosiddette 'macchine del tempo', in grado di
ricercare le condizioni ideali per condurre le ricerche.
"Alcuni investimenti strutturali e diversi progetti - ha
ricordato, nel bilancio di fine anno, il presidente di
Agroinnova Angelo Garibaldi - hanno permesso di affrontare il
tema dei cambiamenti climatici lavorando su colture
economicamente importanti in Italia, come la vite, le orticole e
le piante da fiore. Speriamo ce, come facciamo noi da ormai 20
anni, in tanti comincino a lavorare concretamente sulla
resilienza al cambiamento climatico".
Tra i casi studio trattati da Agroinnova il punteruolo
rosso delle palme, che le falcidiate in Italia, in tutta
l'Europa mediterranea e in Medio Oriente, la ruggine del caffè,
la Xylella, che ha distrutto tantissimi uliveti in Puglia, la
peronospora della patata e della vite. Nel 2020 la direttrice di
Agroinnova, Maria Lodovica Gullino, è stata incaricata dalla Fao
di coordinare 11 ricercatori di tutto il mondo e di fare il
punto delle ricerche sulla relazione tra malattie delle piante e
cambiamenti climatici, disegnando una strategia a uso dei
decisori politici.
"Le aziende agricole hanno necessità di queste ricerche -
spiega Vittorio Viora, consigliere di Confagricoltura Piemonte,
vicepresidente Anbi e membro del comitato scientifico di
Agroinnova - il cambiamento climatico e la lotta ai parassiti
vegetali quanto mai necessitano di ricerche sul campo e in
collaborazione con le aziende agricole".
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