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Covid: ex sindaco Alba, organizzare Fiera Tartufo un azzardo

Covid

Covid: ex sindaco Alba, organizzare Fiera Tartufo un azzardo

"Nell'attuale situazione bisognava avere coraggio di fermarsi"

TORINO, 10 ottobre 2020, 14:52

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Aprire la 90a Fiera Internazionale del Tartufo bianco d'Alba, nell'attuale emergenza Covid, "è quantomeno un azzardo".

Lo sostiene l'ex sindaco della città langarola, Maurizio Marello, consigliere regionale del Pd in Piemonte, nel giorno di apertura della manifestazione, regolata da 13 varchi nel centro cittadino controllati da 50 addetti, con un numero di ingressi contingentato.

"Non mi sembra un atto di coraggio ma di scarsa responsabilità. - è la critica di Marello - Tra l'altro con conseguenze pratiche immediate di notevoli disagi: il centro storico di Alba è stato trasformato in una sorta di "zona rossa" con accessi limitati, braccialetti per i residenti e mercati trasferiti altrove".
    Marello ripercorre le tappe che hanno preceduto l'inaugurazione della rassegna: "Quest' estate, quando venne annunciata l'intenzione di provare ad organizzare la Fiera nonostante la pandemia, ero d'accordo, ma a due condizioni: un format completamente diverso rispetto al passato (che evitasse gli assembramenti) e , la cosa più importante, era che non ci fosse una recrudescenza del virus. Purtroppo ambedue non si sono realizzate. Tutti - prosegue Marello - vogliamo tornare alla normalità, ma per arrivarci serve oggi un atteggiamento di assoluta prudenza. Quello che non vedo nell'amministrazione albese, nell'Ente Fiera del tartufo e nella Regione Piemonte. Ho lavorato per anni allo sviluppo turistico della città e della nostra terra di Langhe e Roero (e credo umilmente con qualche risultato) e continuo a farlo. Nelle attuali condizioni, però, - conclude l'ex sindaco - di Alba - bisognava avere il coraggio e la responsabilità di fermarsi".
   

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