Domodossola, città medaglia
d'oro al Valor Militare per la Resistenza, ha celebrato stamani
il 76° anniversario della Repubblica Partigiana dell'Ossola,
l'esperimento di autogoverno che ebbe luogo nel
settembre-ottobre del 1944, riconosciuto a livello
internazionale come primo esempio di democrazia per aver
assicurato svolgersi della vita civile amministrativa nella zona
liberata e per aver rappresentato per il nostro Paese un momento
fondamentale per i valori fondanti della democrazia e della
Carta Costituzionale.
Erano presenti molti amministratori di altri Comuni, compreso
Busto Arsizio (Varese), città lombarda medaglia di bronzo al
Valor Militare per il contributo dato alla Resistenza.
Nella cerimonia, svoltasi in piazza Matteotti davanti al
Monumento alla Resistenza, il sindaco Lucio Pizzi ha voluto
ricordare anche Willy, il ragazzo di Colleferro ucciso perché
"non si è girato dall'altra parte, come pure hanno fatto i
partigiani della Repubblica Partigiana che ci hanno insegnato a
pensare al bene comune e non al nostro benessere personale".
L'orazione finale è stata tenuta da Giovanni Cerutti,
dell'Istituto storico della Resistenza della provincia di
Novara. Al termine la consegna del premio allo storico elvetico
Raphael Rues ''per aver contribuito attraverso una instancabile
attività di ricerca a diffondere in Italia e all'estero la
conoscenza delle vicende della Repubblica dell'Ossola, di
Domodossola e del territorio ossolano durante la lotta di
liberazione''.
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