Rendere più internazionale la laurea in Architettura e facilitare l'accesso al lavoro all'estero, come in Africa, in Sud America e soprattutto in Cina, Paese dove si costruisce di più e mancano architetti.
E' l'obiettivo di un accordo firmato oggi dal Politecnico e dall'Ordine degli Architetti di Torino (Oat).
Il documento, frutto di un lavoro di oltre due anni, è stato
firmato dal rettore Guido Saracco e dal presidente dell'Oat,
Massimo Giuntoli, presenti il professor Michele Bonino, delegato
del Rettore per le Relazioni con la Cina, e Cristina Coscia,
vicepresidente Oat.
L'accordo si base sul progetto intitolato Polito Studio, che
prevede anche il tirocinio presso studi professionali come
sostituto della prova dell'esame di Stato e la realizzazione,
entro il 2022, di una Casa dell'Architettura presso la nuova
sede dell'Oat di Torino, in via Piave. Qui si potranno
incontrare studenti, architetti e progettisti italiani e
stranieri creando nuove opportunità di lavoro e di progetti
internazionali.
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