Il Comune di Pesaro celebra i pesaresi d'adozione, donne e uomini venuti da fuori e che per scelta o per destino, per breve o lungo tempo, sono diventati cittadini della città marchigiana, con una serie di incontri: il primo, in programma il 24 novembre alle 21 al Teatro Sperimentale è dedicato al poeta, scrittore e drammaturgo Nino Pedretti (1023-1981), di Sant'Arcangelo di Romagna come Tonino Guerra, Raffaello Baldini, Gianni Fucci e animatore insieme a loro del sodalizio ironicamente noto come "E' circal de' giudizio" (Il circolo del giudizio).
Laureato in lingue a Urbino, dopo un periodo in Germania, Pedretti ha insegnato inglese al liceo scientifico Marconi di Pesaro (città dove vivrà con la moglie Lina e i tre figli Daniela, Anna Maria e Paolo) e poi al Torelli di Fano.
Poeta "per necessità" (come lo definì Carlo Bo), nel 1975 pubblica "Al vòuşi", la sua prima raccolta di poesie in romagnolo, cui seguono, nel 1977 "Te fugh de mi pàeis" e la raccolta in lingua "Gli uomini sono strade". Nell'81, anno della sua morte, a soli 57 anni, pubblica la raccolta "La chèşa de témp", mentre monologhi, racconti e poesie inedite in lingua italiana sono stati pubblicati postumi.
Tra in pesaresi d'adozione Pedretti si trova in buona compagnia: in città hanno abitato tra gli altri intellettuali, poeti e scrittori come Torquato Tasso, Dino Garrone, lo stesso Nino Pedretti, attori come Annibale e Ave Ninchi, partigiani come Lea e Sparta Trivella, politici come Ernesto Nathan e Marcello Stefanini, nobildonne come Lucrezia Borgia e Costanza Monti, musicisti come Carlo Pedrotti, Pietro Mascagni, Riccardo Zandonai, Amilcare Zanella, Mario Del Monaco e Luciano Pavarotti, regnanti come Carolina di Brunswick, artisti Raffaellino del Colle, Dosso Dossi, Bronzino, Federico Barocci, Nino Caffè e lo sculture Loreno Sguanci, medici come Cesare Lombroso. Secondo il presidente del Consiglio comunale di Pesaro Luca Bartolucci si tratta di "una bella occasione per conoscere meglio la storia di questa città, anche nei suoi aspetti meno noti. E per capire l'importanza del contributo che ha saputo portare, nei secoli, chi è nato 'altrove'". Personaggi - secondo la curatrice del progetto Lucia Ferrati - con "personalità affascinanti, complesse e carismatiche, - dice Lucia Ferrati, curatrice del progetto - che hanno lasciato una forte impronta del loro pensiero e della loro opera. E spesso una visione nuova e inedita della nostra città". In programma anche interventi critici, testimonianze, mostre, spettacoli e performance.
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