Il borgo di Vestignano, frazione
di Caldarola (Macerata), come esempio di rinascita strutturale e
sociale. Nei giorni scorsi il Comune ha accolto corsisti e
docenti del master universitario di Unicam in "Aree interne - La
rinascita post disastro naturale: progettare con le comunità". A
loro sono stati presentati gli obiettivi del progetto che
riguarda la rinascita della frazione di Vestignano non solo dal
punto di vista strutturale, ma soprattutto sociale.
Un progetto partito dall'impegno di Paola Calafati Claudi,
segretario del club per l'Unesco Tolentino terre maceratesi Odv,
e che coinvolge anche Faro Italia platform, il cui coordinatore
è l'architetto Francesco Calzolaio, l'architetto designer Keith
Gibson residente a Vestignano con la sua famiglia e referente
della frazione presso il Comune di Caldarola, l'associazione
Ri-vivi-amo Caldarola, il Rotary e il Rotaract di Tolentino e lo
stesso Comune di Caldarola.
L'incontro è stato un momento di riflessione sulla necessità
di fare rete tra enti, istituzioni e cittadini per restituire
alla popolazione il valore storico, culturale e sociale dei
luoghi in cui il sisma ha creato crepe non solo negli edifici,
ma anche nelle comunità. L'obiettivo del master è infatti quello
di formare professionisti capaci di approcciare al tema della
ricostruzione dal punto di vista multidisciplinare:
antropologico, sociale, artistico, storico, strutturale,
urbanistico e ambientale.
Sorpresi i corsisti nel vedere come anche luoghi che
all'apparenza sembrano desolati hanno in realtà vivacità
territoriali inaspettate e di grande valore. "Purtroppo - ha
sottolineato Calafati Claudi - su questo territorio si è
lavorato, dopo il terremoto, con una serie di modelli tecnici
che non hanno compreso né percepito la realtà disgregata e in
dissoluzione che la comunità si trovava a vivere".
"Progettazioni e studi qualificati tecnicamente, ma poco
aderenti alle esigenze sociali - ha aggiunto - Ci rende quindi
felici sapere che questo master abbia una dimensione
multidisciplinare, perché è arrivato il momento, o meglio è già
tardi, per chiedersi cosa vogliamo fare dei beni storici e
culturali di queste terre nell'attesa che tornino a essere
agibili".
Le ha fatto eco Francesco Calzolaio: "Vorremmo - ha detto -
che i Comuni e il commissario straordinario alla ricostruzione
dedicassero una parte del loro operare al consolidamento della
memoria dei luoghi colpiti dal sisma". Grande apertura è stata
mostrata da parte del sindaco, Giuseppe Fabbroni: "Se non uniamo
le forze siamo destinati al degrado progressivo - ha
sottolineato - poiché singolarmente non abbiamo la capacità di
risollevare le comunità". "È necessario cambiare rotta in un
Paese come l'Italia che purtroppo è patria dell'individualismo.
Noi siamo pronti a sostenere questo progetto".
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