Possono partire i lavori nell'ex sede della Banca d'Italia di Ascoli Piceno: sarà uno spazio per garantire la continuità delle lezioni mentre si svilupperanno i cantieri di ricostruzione nelle scuole, afferenti al centro storico, finanziate dall'Ordinanza speciale 3.
L'investimento di 4,1 milioni di euro, che consentirà
l'adeguamento e l'utilizzo per tre anni lo storico immobile di
corso Mazzini, è stato possibile grazie ad una norma adottata
nel corso dell'ultima cabina di coordinamento sisma.
La previsione, contenuta nell'Ordinanza numero 172, consente
di utilizzare, in una logica unitaria e coordinata, il 10%
dell'importo dei lavori programmati per ciascuna scuola allo
scopo di garantire con spazi e soluzioni alternative la
continuità didattica.
Il palazzo può ospitare circa 22 classi e
andrà ad affiancare altri spazi individuati dal Comune per
essere utilizzati durante i lavori di ricostruzione. La prima
scuola che traslocherà temporaneamente nell'ex Banca d'Italia
sarà l'istituto "Malaspina".
La novità introdotta dalla Cabina sisma presieduta dal
Commissario alla Riparazione e Ricostruzione Sisma 2016 Guido
Castelli, consente ai soggetti attuatori che si occupano della
ricostruzione di più scuole di usare il 10% della somma
complessiva degli interventi programmati per ciascuna scuola,
allo scopo di garantire con spazi e soluzioni alternative la
continuità didattica.
. "Una norma che farà da apripista - spiega Castelli - per
analoghe decisioni che già altri comuni capoluogo stanno per
assumere. Abbiamo iniziato da Ascoli anche in relazione al
numero e alla complessità dei lavori di ricostruzione delle
scuole, sia di competenza comunale che provinciale. Anche la
provincia potrà usufruire della norma approvata in cabina,
utilizzando il 10% cumulato (per un totale di 3,8 milioni)
destinato ad un ampliamento dell'Istituto Tecnico industriale
Enrico Fermi, utile ad ospitare gli studenti delle scuole
superiori oggetto di riparazione post sisma".
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