Diciotto Enti del Terzo settore in
rete, per un totale di oltre 800 tra circoli e sedi locali. Un
programma articolato in 24 mesi, attorno a cinque aree di
intervento (formazione; cittadinanza attiva; sostegno alle
fragilità; sostenibilità e aree interne; giovani, sport e
cultura) e ad azioni pilota innovative per realizzare interventi
sperimentali di welfare comunitario. 2.777.210,40 euro di
budget. Sono alcuni numeri di 'R.A.D.I.C.I. - Rete Attiva per il
Domani: Insieme per una Comunità Integrata', il progetto
finanziato dalla Regione Marche con risorse statali del
Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, che nei prossimi
due anni vedrà protagonisti i territori delle cinque province
marchigiane.
Il progetto è un unicum nel panorama regionale: si tratta,
infatti, del primo esempio di co-programmazione e
co-progettazione tra Regione Marche ed Enti del Terzo settore
volto a promuovere innovazione, partecipazione e sviluppo
comunitario. Una nuova modalità di collaborazione tra Pubblica
amministrazione e Non profit, come sottolinea l'assessore
regionale al Terzo Settore, Chiara Biondi.
"Rete e innovazione - spiega - quale strategia per rispondere
alle esigenze della comunità: è questo il grande pregio del
progetto 'Radici' che, come evoca l'acronimo, si vuole radicare
nel tessuto sociale, rafforzandolo, incentivando l'inclusione e
promuovendo modelli sostenibili di sviluppo. Un supporto alle
fragilità sociali, agli anziani, alle disabilità, alla povertà,
con attenzione alle aree interne, promuovendo sostenibilità e
coinvolgendo i giovani". "Questo progetto - prosegue l'assessore
Biondi - è un'opportunità importante e una best practice per la
nostra regione, una modalità nuova di collaborazione con gli
Enti del Terzo settore del nostro territorio, a partire
dall'analisi e dalla condivisione dei bisogni, alla
partecipazione attiva nei tavoli di co-progettazione, agli
incontri sul territorio, per comprendere le necessità in termini
di welfare. Un percorso virtuoso compiuto insieme, in maniera
davvero partecipata". Per dare avvio al progetto, i 18 partner
(Legambiente Marche Aps, Acli Marche Aps, Ada Marche Odv,
Adiconsum Marche Aps, Aias - Sezione provinciale di Pesaro e
Urbino, Anffas Marche Aps, Anpas Marche Odv, Anteas Marche Aps,
Arci Marche Aps, Auser Marche Aps, Avis Marche Odv, Cds Marche
Sud Odv, Fondazione Centro Servizi Caritas Jesina "Padre Oscar"
Ets, Fondazione Vallesina Aiuta Ets, Fondazione Wanda di
Ferdinando Ets, Associazione Pas Odv, Uici Marche Aps, Uisp
Marche Aps) hanno costituito un'Associazione temporanea di
scopo. "Saremo i portavoce - fa sapere Marco Ciarulli,
presidente di Legambiente Marche, capofila dell'Ats - di
un'esperienza di rete aggregante e innovativa. Ogni associazione
ha una precisa vocazione ma, nel lavoro di squadra, gli
obiettivi individuali troveranno punti di contatto, fino a
diventare obiettivi comuni, permettendoci di realizzare attività
in sinergia per dare supporto alle necessità delle comunità".
"Oggi - commenta il portavoce del Forum Terzo Settore Marche,
Luigino Quarchioni -, prende il via una nuova stagione di
collaborazione con la Regione Marche. Una stagione che potrà
fungere da modello e stimolo anche per altri Enti pubblici
marchigiani e grazie alla quale potremo continuare a dare con
più forza risposte concrete ai bisogni delle comunità locali.
Bisogni che, purtroppo, registriamo ogni giorno con sempre più
frequenza e intensità dai nostri Ets impegnati in prima linea
all'interno della comunità marchigiana". Il progetto si avvale
della consulenza tecnica del Csv (Centro servizi per il
volontariato) Marche Ets che ha supportato fin dalle prime fasi
il percorso di co-programmazione e co-progettazione. "Offriamo
la nostra competenza e la professionalità dei nostri operatori
per rafforzare le funzioni tecniche della rete", sottolinea il
presidente del Csv Marche Ets, Simone Bucchi.
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