La candidatura 'Civitas
appenninica' "nasce da un'iniziativa interregionale per il
rilancio delle aree del cratere sismico che ha tutte le
legittime ambizioni di voler tornare a splendere e che troverà
per questo la Regione Marche sempre al suo fianco". Lo precisa
il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli nel
sottolineare che si tratta di "una iniziativa legata alle aree
interne appenniniche tra le Regioni Marche Umbria e Abruzzo e i
territori del Lazio, un'area con una storia millenaria che ha
subito diversi terremoti, lo spopolamento e una recessione
economica e che vuole rinascere e valorizzare i suoi asset
culturali e territoriali, tecnologici e produttivi, di ricerca e
di innovazione. Un ulteriore progetto qualificato per il
rilancio del cratere sismico".
Per questo Acquaroli si dice stupito "che questo principio
non sia oggi condiviso da chi cerca lo scontro a tutti i costi.
Forse - osserva il governatore - qualcuno vorrebbe intendere che
l'intero territorio dell'entroterra marchigiano, quello dei
nostri splendidi borghi e delle nostre montagne, colpito in gran
parte peraltro da un sisma devastante, non merita attenzione da
parte della Regione? Mi auguro di no. È altrettanto vero che la
pubblica amministrazione si esprime per atti e non a mezzo
stampa e finora non siamo mai stati coinvolti per condividere il
progetto della candidatura di Pesaro e Urbino,
dall'amministrazione che sta portando avanti l'iniziativa". Ma
"come sempre, siamo disponibili al dialogo e alla collaborazione
tra le nostre istituzioni, perché certamente una candidatura
nata da un'esperienza interregionale unica nel suo genere,
legata per altro al rilancio delle zone colpite dal sisma, come
quella della Civitas Appenninica, non esclude altri percorsi che
possono essere nati in altri territori come quello di Pesaro".
Per questo Acquaroli respinge "qualsiasi fantomatica accusa di
non valorizzare i territori egualmente. Vale per tutti e vale
per Pesaro, dove tra decine di interventi di varia natura
realizzeremo la più grande opera pubblica mai fatta dalla
Regione, il nuovo Ospedale, per oltre 200 milioni di euro, o ad
esempio la notizia proprio di ieri del prolungamento anche su
Pesaro del treno da Monaco di Baviera, che fino ad oggi si
fermava in Romagna".
"Da parte nostra - sottolinea Acquaroli - siamo sempre a
disposizione per condividere iniziative a tutela e supporto
delle nostre comunità, così come abbiamo fatto insieme alle
altre regioni del centro Italia per la candidatura della Civitas
Appenninica, un lavoro iniziato ben oltre un anno fa che ha
visto la Regione essere formalmente coinvolta".
"È doveroso stoppare immediatamente una polemica inesistente
che - osserva il governatore delle Marche - non ha alcun
fondamento e soprattutto non alimentare uno scontro politico
fine a se stesso che mira solo a dividere i territori. Un gioco
a cui non vogliamo stare. Prima di tutto, la Regione Marche che
mi onoro di guidare ha un approccio di collaborazione con tutti
i territori e considera ogni territorio allo stesso modo,
meritevole di avere delle giuste ambizioni di rilancio e di
essere ascoltato e sostenuto in iniziative spontanee e
strutturate. Lo abbiamo fatto per tante iniziative e lo abbiamo
fatto in particolar modo - presidare infine il Presidente - per
Pesaro Capitale italiana della Cultura, sostenuta dalla Regione
con 1 milione di euro, o così come per Urbino che finalmente ha
ottenuto il riconoscimento di Capoluogo".
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