Taglio del nastro questo pomeriggio per il nuovo Poliambulatorio all'ex Umberto I ad Ancona, intitolato a Giulia Bonarelli, prima donna iscritta all'ordine dei medici di Ancona.
Quattro piani per un totale di 2.720 mq con punto prelievi, attività infermieristica di somministrazione terapie e medicazioni, ambulatori specialistici in diverse discipline con moderni macchinari; e poi ambulatori in libera professione, il Punto unico di accesso socio-sanitario, la continuità assistenziale, ovvero la guardia medica e il Cup.
"Siamo molto orgogliosi di poter restituire alla città capoluogo di Regione una struttura che è patrimonio storico della sanità regionale e che tornerà a essere un punto di riferimento essenziale per i cittadini - ha detto il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli - . La sfida delle sfide è potenziare la sanità sul territorio garantendo maggiori prestazioni, affinché i cittadini non debbano rivolgersi esclusivamente ai pronto soccorso e agli ospedali che nascono per gli acuti. Abbiamo voluto investire nella creazione dei punti salute, per questo puntiamo sulle aggregazioni funzionali territoriali dei medici di base, e per questo abbiamo attivato il sistema delle farmacie di servizi: tutti questi strumenti sono utili a limitare l'impatto della carenza dei medici che è un problema atavico e su cui comunque abbiamo investito anche aumentando le borse per i medici e gli specialisti". Il complesso di Largo Cappelli è risalente ai primi del Novecento.
I padiglioni 1 e 2 costituiscono il nucleo originario dell'ospedale, per i quali i lavori di ristrutturazione sono stati avviati nel 2016, con un investimento complessivo di oltre 6,5 milioni di euro.
"Questo poliambulatorio - ha dichiarato l'assessore regionale alla sanità, Filippo Saltamartini - testimonia il nostro impegno concreto verso una sanità più moderna, accessibile e vicina ai bisogni della comunità".
"Oggi è un giorno storico per la città - ha sottolineato il sindaco Silvetti - che si riappropria non solo di un presidio sanitario indispensabile, ma anche di un pezzo della memoria storica della nostra collettività". Presenti anche Giovanni Stroppa, direttore Ast di Ancona e il sottosegretario alla Presidenza della giunta Aldo Salvi, assieme alle autorità civili e militari. Al termine degli interventi istituzionali c'è stata la benedizione dell'Arcivescovo di Ancona Osimo Angelo Spina, durante il taglio del nastro.
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