Il professionista marchigiano,
Andrea Compagnucci , direttore marketing e fundraising
dell'Arena di Verona e del festival Donizetti Opera, scelto fra
coloro che hanno caratterizzato l'ambiente musicale nel 2024,
tra i quali il direttore d'orchestra Kirill Petrenko, il
sovrintendente del Regio di Torino Mathieu Jouvin, il
clavicembalista Ottavio Dantone e la violinista Francesca Dego.
Il mensile italiano specializzato "Classic Voice" ha appena
pubblicato l'attesa selezione dei Dieci Personaggi dell'anno
scelti dai giornalisti collaboratori della testata: per il 2024
è stato inserito anche Andrea Compagnucci da anni impegnato nel
mondo della musica e dei teatri, in particolare per i suoi
recenti traguardi e per i progetti ideati e portati avanti per
l'Arena di Verona e il festival Donizetti Opera. Nel ritratto di
Compagnucci tracciato dalla redazione viene sottolineato che
"Sostenere l'opera significa anche finanziarla. In questo senso
la figura del fundraiser è diventata decisiva quasi quanto
quella del sovrintendente o del direttore artistico. Andrea
Compagnucci, 44 anni, ha festeggiato i 20 milioni di euro di
sponsor e donazioni raccolti in carriera per i teatri d'opera
italiani (al netto di banche e fondazioni e sponsor
istituzionali). Il suo lavoro ha toccato in particolare lo
Sferisterio di Macerata, il Donizetti Opera, il Festival della
Valle d'Itria e l'Arena di Verona, di cui è direttore marketing
e fundraising dal 2020. Proprio nel 2024 a Verona ha superato i
5 milioni di raccolta (200mila in più rispetto al 2023), un
effetto virtuoso che si è riverberato anche nella biglietteria,
con 34 milioni nel 2024 (nel 2019 era stato di 24). Numeri
importanti anche al Festival Donizetti Opera, che nell'edizione
2024 che visto circa mezzo milione di donazioni e 45% di incasso
in più rispetto all'edizione 2023. Compagnucci è stato anche
l'unico ad aver ricevuto due volte il premio come miglior
progetto "Art Bonus dell'anno", assegnato dal Ministero per i
progetti "Ambasciatori di Donizetti" per il festival bergamasco
e "67 Colonne" per l'Arena di Verona. "Classic Voice" ha voluto
riconoscere, in questo 2024, il lavoro di chi si è impegnato
nello sviluppo e nel radicamento sociale della musica. Una
missione che non si esaurisce però solo nelle sale da concerto o
negli uffici di sovrintendenza".
"Questo risultato - ha commentato Compagnucci - lo devo
innanzitutto alle persone che lavorano con me. Dietro al mio
nome c'è la passione di tanti colleghi. Poi ai sovrintendenti e
direttori artistici che mi hanno messo nelle condizioni di fare
grandi risultati. E alle città in cui mi sono sentito a casa fra
amici. E al pubblico e agli imprenditori come Gianluca Rana o
Sandro Veronesi, che da anni ci consentono di fare spettacolo e
creare benessere sociale e culturale. Un riconoscimento
importante e prestigioso per il professionista marchigiano
(Macerata 1979) che, in copertina compare insieme ad altri nove
nomi della scena internazionale: il direttore d'orchestra Kirill
Petrenko; Omer Meir Wellber, direttore d'orchestra che lascia il
Teatro Massimo di Palermo dopo alcuni progetti di rilievo, il
clavicembalista Ottavio Dantone che festeggia i 40 anni alla
guida dell'Accademia Bizantina, la violinista Francesca Dego per
le proposte ricercate sia dal vivo che in cd, il sovrintende del
Teatro Regio di Torino Mathieu Jouvin per il trittico dedicato a
Manon Lescaut, Alexandre Dratwicki direttore artistico del
Palazzetto Bru Zane, il regista Pierre Audi direttore artistico
del festival di Aix-en-Provence, e Aldo Sisillo, direttore
artistico del Teatro Comunale di Modena.
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