Si ricongiungono le due sponde dell'Esino a Jesi (Ancona), con l'apertura del nuovo Ponte San Carlo che, dopo 14 mesi di lavori e 8 milioni di investimento, ha rimesso in collegamento le grandi arterie con il centro città e la stazione. La struttura è stata inaugurata oggi dal sindaco Lorenzo Fiordelmondo, alla presenza delle autorità cittadine e regionali, tra cui il governatore Francesco Acquaroli e il presidente della provincia di Ancona, Daniele Carnevali. Tra il taglio del nastro e la festa con il passaggio della slitta di Babbo Natale, è andata anche in scena la protesta dell'assemblea permanente "Stop Edison", con cartelli esposti per fermare l'impianto di trattamento rifiuti speciali e pericolosi che Edison vorrebbe costruire a Jesi. Una protesta che non ha inficiato la gioia per la riapertura del ponte, dopo mesi di disagi per il traffico. Il nuovo "San Carlo" va a sostituire la vecchia struttura abbattuta per problemi strutturali. Dopo mesi di disagi, si ristabilisce il più diretto collegamento tra centro urbano da un lato e, dall'altro, il quartiere Minonna, lo svincolo Jesi Centro della SS76, la provinciale per Santa Maria Nuova, Filottrano, Macerata.
"Una infrastruttura strategica - ha dichiarato il presidente della Regione Marche - frutto del lavoro congiunto della filiera istituzionale che ha permesso, con il contributo importante di tutti, di restituire la viabilità alla città, al comprensorio e a tutta la comunità regionale. Jesi è una città importante dal punto di vista imprenditoriale, commerciale e dei servizi che sta per diventare sede di un grande insediamento logistico internazionale. Occorre una città fruibile e aperta, senza difficoltà di accesso, e grazie a questo ponte, infrastruttura all'avanguardia, struttura moderna e sicura, verrà garantita, insieme alla viabilità, la qualità della vita della comunità e il miglioramento del quartiere Minonna". "Le infrastrutture uniscono le Marche - ha detto l'assessore regionale Francesco Baldelli -. Sono risorse ben spese quelle che hanno permesso l'inaugurazione di oggi, 8 milioni, di cui la metà della Regione Marche. E come Tamberi, alziamo l'asticella un po' più in alto: la prossima scadenza è l'inaugurazione del Palascherma, perché da Jesi riparta la stagione della scherma che rappresenta anche un'identità forte delle Marche".
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