"La trasparenza non può essere
soltanto una procedura o soltanto concepita come un obbligo.
Essa è qualcosa di più. Il valore della trasparenza deve essere
profondamente sentito e condiviso, si deve proiettare nel cambio
culturale di un Paese che vuole, attraverso comportamenti
corretti e trasparenti, riaffermare i diritti di tutti e il buon
governo, l'interesse collettivo che deve sempre prevalere
rispetto all'interesse particolare".
E' questo un passaggio dell'intervento del presidente della
Regione Marche, Francesco Acquaroli alla Loggia dei Mercanti nel
corso delle "Giornate della buona amministrazione e della
trasparenza", organizzate in attuazione del protocollo d'intesa
sottoscritto lo scorso anno tra l'Autorità nazionale
Anticorruzione (Anac), il Ministero dell'Interno e la Regione
Marche.
L'interesse collettivo "deve sentirlo l'istituzione tutta e
anche ciascun funzionario - ha sottolineato Acquaroli - perché è
attraverso tutti coloro che sono impiegati nella pubblica
amministrazione che si riesce a far capire ai cittadini il
lavoro che essa svolge per il bene della comunità. Chi crede in
questi valori può fare la differenza, per rendere il proprio
Comune, la propria Provincia, la propria Regione, tutti gli enti
più vicini ai cittadini, in particolar, alle fasce di
popolazione più esposte. La trasparenza diventa così elemento
essenziale di legalità e tutela e di forza delle istituzioni".
Il presidente, proprio in merito ai temi legati alla
corruzione e al riciclaggio, ha sottolineato che "dobbiamo
ricordare che in questa fase storica il nostro territorio si
trova a dover gestire moltissime risorse, da quelle per la
ricostruzione post sisma, al Pnrr, a quelle per l'alluvione" per
questo "occorre rafforzare ancora di più questa azione e
innescare best practice che possano contribuire nell'approccio
al tema. Un tema che è assolutamente fondamentale per ridare non
solo le giuste risposte ai nostri territori ma anche la
credibilità alle istituzioni, che è un altro elemento su cui
dobbiamo lavorare sempre". Acquaroli ha auspicato che "queste
giornate non siano retoriche ma siano un impegno culturale da
parte di ognuno di noi a interpretare al massimo il proprio
ruolo. Quello che facciamo in questa direzione sarà un
investimento sul futuro, sul nostro Paese e sulla credibilità
delle istituzioni". Nel corso delle due Giornate della
trasparenza si sono susseguiti importanti momenti di confronto
su temi di stretta attualità, sui quali sono intervenuti
esponenti del Governo e delle istituzioni, studiosi, accademici,
funzionari e dirigenti pubblici, alla presenza oltre che di
dipendenti della PA anche di numerosi studenti delle scuole.
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