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Associazioni ambientaliste, 'stop a ponte Garibaldi Senigallia'

Associazioni ambientaliste, 'stop a ponte Garibaldi Senigallia'

'Progetto troppo impattante per il centro storico settecentesco'

SENIGALLIA, 11 dicembre 2024, 19:16

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Arriva da cinque associazioni ambientaliste e storiche di Senigallia (Ancona) il fermo "no" al progetto per la ricostruzione del ponte Garibaldi, abbattuto dopo l'alluvione del 15 settembre 2022.

Dopo le circa 9mila firme raccolte attraverso una petizione on line e iniziative con banchetti in centro storico, è la visione di una nuova prospettiva a suscitare i dubbi circa la bontà del progetto dell'Anas.
    La nuova infrastruttura verrà spostata di poche decine di metri rispetto al luogo in cui sorgeva la precedente; sarà costruita prendendo in considerazione il franco idraulico di 1,5 metri previsto dalle norme ma ciò inevitabilmente la renderà molto più alta e impattante.

Proprio su questo punto insistono le associazioni di Senigallia "Italia Nostra", "Gruppo Società Ambiente", "Associazione Confluenze - Cultura, Ambiente e Società", "Archeoclub d'Italia" e "Amici della foce del fiume Cesano".
    Oltre al mancato coinvolgimento della cittadinanza su un tema che sta di fatto monopolizzando il dibattito pubblico, l'accusa al progetto è quella di "sfregiare per secoli il paesaggio urbano storico della città rappresentato dalla veduta della settecentesca fuga di colonne dei Portici Ercolani, immagine iconica identitaria di Senigallia". Le uniche immagini diffuse sono dei rendering progettuali che però mostrano alberi dove non ci sono o dove non ci saranno più, come ammesso dalla struttura commissariale durante la presentazione dell'infrastruttura, e con prospettive dall'alto che in qualche modo - questa è l'accusa - minimizzano l'impatto visivo del nuovo ponte.
    Così le associazioni hanno provveduto loro stesse a elaborare una visuale ad altezza d'uomo e l'impatto è decisamente diverso: "il progetto del nuovo ponte, elevato per quasi due metri sopra i parapetti del fiume e inserito sullo sfondo dei Portici Ercolani, del Foro Annonario e della limitata altezza delle abitazioni che fiancheggiano il porto canale, rappresenta una lacerazione della prospettiva architettonica di questa parte della città storica da qualunque parte lo si guardi. Le dimensioni fuori scala del ponte progettato, rispetto al contesto, alterano l'equilibrio dei volumi degli edifici storici e mettono in secondo piano il paesaggio urbano retrostante. Lo stile architettonico del manufatto, più adatto per un contesto urbano moderno o ad una autostrada, contrasta violentemente con l'architettura storica del lungofiume, compromettendo l'equilibrio e l'armonia del paesaggio urbano scaturito dalle "ampliazioni" della seconda metà del '700". E "Fermatevi!", la richiesta delle realtà ambientaliste, storiche e sociali in rappresentanza di circa 9mila cittadini.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

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