"La chiusura dello stabilimento
Beko di Comunanza, annunciata entro il 31 dicembre 2025,
rappresenta una ferita gravissima per le Marche. Un colpo
devastante per l'intera comunità, con 320 lavoratori lasciati
senza futuro". Lo scrive il Pd Marche. La segretaria regionale
dem Chantal Bomprezzi parla di "una decisione inaccettabile,
frutto di strategie industriali miopi che sacrificano il lavoro
e la dignità delle persone in favore del profitto".
"Questa è una giornata nera per le Marche, per le famiglie
coinvolte e per il nostro sistema produttivo. - afferma
Bomprezzi - La notizia della chiusura dello stabilimento di
Comunanza non è solo un dramma occupazionale, ma anche un duro
colpo per il tessuto economico e sociale del nostro entroterra.
Noi del Pd Marche siamo vicini ai lavoratori e alle loro
famiglie e lotteremo con tutte le nostre forze contro questa
decisione scellerata".
Il Pd Marche ricorda "l'interrogazione presentata dagli
eurodeputati Pd, con il marchigiano Matteo Ricci in testa, che
avevano già sollevato il problema della crisi Beko a Bruxelles,
chiedendo un intervento deciso della Commissione Europea per
evitare queste drammatiche conseguenze". "Lo avevamo detto mesi
fa: la vicenda Beko era una bomba a orologeria. Il governo
nazionale e la giunta Acquaroli - attacca Bomprezzi - non
possono limitarsi alle parole. È ora di smetterla di essere
spettatori e passare ai fatti, utilizzando tutti gli strumenti
possibili per tutelare il lavoro e il patrimonio industriale del
nostro Paese".
"Il Governo non può continuare a girarsi dall'altra parte.
Chiediamo al Ministro Urso di essere presente al prossimo tavolo
del 10 dicembre e di agire con decisione per scongiurare la
chiusura dello stabilimento di Comunanza e gli altri in Italia.
È necessario attivare un piano di reindustrializzazione vero e
condiviso, che metta al centro il rilancio del territorio e la
salvaguardia dei posti di lavoro", continua la Segretaria
regionale.
"Come Pd Marche, continueremo a sostenere i lavoratori in
tutte le sedi: - conclude Bomprezzi - da Bruxelles al Parlamento
italiano, fino alle piazze. L'industria degli elettrodomestici è
una parte vitale della nostra economia regionale e non
permetteremo che venga smantellata senza combattere. È il
momento di una politica che difenda davvero i territori e le
persone. Dov'è il Ministro del made in Italy? Dov'è il
Presidente sovranista Acquaroli? Dov'è il Commissario alla
ricostruzione Castelli? Comunanza è nel pieno del Cratere
sismico, facile presentarsi a tagliare i nastri con il lavoro di
Legnini".
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