Un ragazzo di 13 anni subiva
ripetutamente a scuola gravi atti di bullismo da parte di alcuni
compagni di classe e d'istituto che lo avevano minacciato ed
intimidito ed in alcune occasioni percosso. In seguito a questi
episodi segnalati alla Questura di Ancona dal padre del ragazzo,
sono scattate le indagini della polizia e personale qualificato
dell'Ufficio Minori e vittime vulnerabili ha notificato cinque
provvedimenti di ammonimento, firmati dal questore di Cesare
Capocasa, ad altrettanti minori ritenuti facenti parte del
gruppo responsabile delle condotte minacciose e vessatorie, alla
presenza dei genitori dei cinque ragazzi.
La vittime di bullismo aveva riferito al genitori il suo
stato di malessere in quanto, da tempo, era stato preso di mira
da alcuni compagni di scuola. Tali episodi avevano costretto il
ragazzo a modificare le sue consuete abitudini di vita, avendo
ormai il terrore a recarsi ogni giorno nell'istituto scolastico.
In un'occasione, il padre era stato costretto a prelevare
anzitempo il figlio in quanto quest'ultimo, mentre si trovava in
classe a lezione, era stato minacciato e deriso davanti ai
compagni da un alunno di un'altra classe che per fare ciò non
aveva esitato ad entrare in aula, pur in presenza, in quel
momento, dell'insegnante.
L'attività della polizia, in particolare della Divisione
Anticrimine, è stata posta in essere in collaborazione con la
dirigente dell'Istituto scolastico, che ha interloquito con gli
agenti, riferendo che l'istituto aveva già preso provvedimenti
nei confronti dei ragazzi autori delle molestie. Le docenti
hanno confermato quanto dichiarato dal ragazzo circa le
vessazioni subite, sottolineando la situazione generale,
piuttosto difficile, in cui si trova il loro Istituto,
frequentato da ragazzi di varie etnie e la cui convivenza
risulta spesso difficile.
La polizia ad ad Ancona ha svolto servizi mirati, impiegando
i poliziotti di prossimità e il Reparto dei Cinofili presso le
scuole, in orario di ingresso ed uscita degli studenti, per
vigilare sulla loro sicurezza e tutelare la loro serenità. A
tale scopo, proprio per contrastare il fenomeno, atti di
intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica o psicologica
commessi da giovanissimi bulli, ragazze e ragazzi, nei
confronti di coetanei, in modo intenzionale e ripetuto nel
tempo, ha messo in campo il progetto " Educhiamo insieme alla
legalità", realizzato in collaborazione con l'Ufficio
Scolastico Provinciale, specificamente rivolto agli studenti
degli Istituti Scolastici di Ancona e della Provincia, con
incontri e dibattiti, ha posto in atto servizi specifici mirati.
Questi ultimi cinque provvedimenti, fanno notare gli
investigatori, "rappresentano il frutto di una particolare
attenzione del Questore di Ancona nei confronti del fenomeno del
bullismo, sia in ambito scolastico che extra. Già ad ottobre
agenti erano intervenuto presso lo stesso Istituto a seguito di
un'aggressione nei confronti di un 13enne ad opera di un
coetaneo. Sempre ad ottobre è stato emesso un altro ammonimento
del Questore per cyberbullismo a carico di due 14enni che
avevano minacciato un 15enne, inviandogli messaggi telefonici,
minacciando di causare lesioni personali e anche di morte.
"È fondamentale contribuire all'educazione, al rispetto delle
regole ed alla conoscenza dei valori della nostra Costituzione,
- commenta il questore Capocasa - ma anche proporre agli
insegnanti e ai genitori segmenti di riflessione per formare i
Cittadini di Domani. Penso ai fenomeni di devianza più vicini ai
giovani, quali il bullismo, il cyberbullismo, l'educazione
stradale, l'utilizzo consapevole di internet e dei social. La
scuola è l'architrave sul quale poggia la società e questo è il
modo di esserci della Polizia di Stato. L'appello rivolto agli
studenti è a non girarsi dall'altra parte, ma quello di essere i
lampioni sulla strada della legalità".
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