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Vessazione e botte da compagni di classe, 5 minori ammoniti

Vessazione e botte da compagni di classe, 5 minori ammoniti

Provvedimenti Questore Ancona, un 13enne vittima di bullismo

ANCONA, 15 novembre 2024, 18:51

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Un ragazzo di 13 anni subiva ripetutamente a scuola gravi atti di bullismo da parte di alcuni compagni di classe e d'istituto che lo avevano minacciato ed intimidito ed in alcune occasioni percosso. In seguito a questi episodi segnalati alla Questura di Ancona dal padre del ragazzo, sono scattate le indagini della polizia e personale qualificato dell'Ufficio Minori e vittime vulnerabili ha notificato cinque provvedimenti di ammonimento, firmati dal questore di Cesare Capocasa, ad altrettanti minori ritenuti facenti parte del gruppo responsabile delle condotte minacciose e vessatorie, alla presenza dei genitori dei cinque ragazzi.
    La vittime di bullismo aveva riferito al genitori il suo stato di malessere in quanto, da tempo, era stato preso di mira da alcuni compagni di scuola. Tali episodi avevano costretto il ragazzo a modificare le sue consuete abitudini di vita, avendo ormai il terrore a recarsi ogni giorno nell'istituto scolastico.
    In un'occasione, il padre era stato costretto a prelevare anzitempo il figlio in quanto quest'ultimo, mentre si trovava in classe a lezione, era stato minacciato e deriso davanti ai compagni da un alunno di un'altra classe che per fare ciò non aveva esitato ad entrare in aula, pur in presenza, in quel momento, dell'insegnante.
    L'attività della polizia, in particolare della Divisione Anticrimine, è stata posta in essere in collaborazione con la dirigente dell'Istituto scolastico, che ha interloquito con gli agenti, riferendo che l'istituto aveva già preso provvedimenti nei confronti dei ragazzi autori delle molestie. Le docenti hanno confermato quanto dichiarato dal ragazzo circa le vessazioni subite, sottolineando la situazione generale, piuttosto difficile, in cui si trova il loro Istituto, frequentato da ragazzi di varie etnie e la cui convivenza risulta spesso difficile.
    La polizia ad ad Ancona ha svolto servizi mirati, impiegando i poliziotti di prossimità e il Reparto dei Cinofili presso le scuole, in orario di ingresso ed uscita degli studenti, per vigilare sulla loro sicurezza e tutelare la loro serenità. A tale scopo, proprio per contrastare il fenomeno, atti di intimidazione, sopraffazione, oppressione fisica o psicologica commessi da giovanissimi bulli, ragazze e ragazzi, nei confronti di coetanei, in modo intenzionale e ripetuto nel tempo, ha messo in campo il progetto " Educhiamo insieme alla legalità", realizzato in collaborazione con l'Ufficio Scolastico Provinciale, specificamente rivolto agli studenti degli Istituti Scolastici di Ancona e della Provincia, con incontri e dibattiti, ha posto in atto servizi specifici mirati.
    Questi ultimi cinque provvedimenti, fanno notare gli investigatori, "rappresentano il frutto di una particolare attenzione del Questore di Ancona nei confronti del fenomeno del bullismo, sia in ambito scolastico che extra. Già ad ottobre agenti erano intervenuto presso lo stesso Istituto a seguito di un'aggressione nei confronti di un 13enne ad opera di un coetaneo. Sempre ad ottobre è stato emesso un altro ammonimento del Questore per cyberbullismo a carico di due 14enni che avevano minacciato un 15enne, inviandogli messaggi telefonici, minacciando di causare lesioni personali e anche di morte.
    "È fondamentale contribuire all'educazione, al rispetto delle regole ed alla conoscenza dei valori della nostra Costituzione, - commenta il questore Capocasa - ma anche proporre agli insegnanti e ai genitori segmenti di riflessione per formare i Cittadini di Domani. Penso ai fenomeni di devianza più vicini ai giovani, quali il bullismo, il cyberbullismo, l'educazione stradale, l'utilizzo consapevole di internet e dei social. La scuola è l'architrave sul quale poggia la società e questo è il modo di esserci della Polizia di Stato. L'appello rivolto agli studenti è a non girarsi dall'altra parte, ma quello di essere i lampioni sulla strada della legalità".
   

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