Si è costituito ieri, ad Ancona
presso la sede di Cgil Marche, "il Comitato promotore
marchigiano per l'abrogazione della legge sull'autonomia
differenziata, una legge sbagliata che divide il Paese, aumenta
le diseguaglianze e le ingiustizie sociali".
Ne fanno parte, comunicano i sindacati, "oltre alla Cgil e
alla Uil, le associazioni che formano la rete della Via Maestra
(Coordinamento Democrazia Costituzionale, Acli, Anpi, Arci,
Libera, Legambiente e Cnca, Emergency, Auser, Federconsumatori,
Ali, Articolo 21, Associazione Proteo fare sapere, Dipende da
NOI, Forum italiano Movimento per l'acqua, Istituto Gramsci,
Comitati aderenti Marche alla Fondazione Nilde Iotti, Sunia,
Uniat, Adoc, Rete degli studenti medi, Associazione Gulliver), i
partiti politici (Partito Democratico, Movimento 5 stelle,
Sinistra Italiana e Verdi, Partito della Rifondazione Comunista,
Partito comunista italiano, Partito socialista Italiano)".
"Il comitato è aperto anche ad altre associazioni che
vogliano aderire.
Già da oggi, 20 luglio, - riferisce la Cgil - i cittadini potranno firmare presso i banchetti che saranno allestiti nei vari territori, presso le sedi delle associazioni aderenti al comitato promotore, così come nella piattaforma referendaria online attraverso lo spid".
"L'obiettivo - prosegue
la nota - è raggiungere il maggior numero possibile di persone
affinché non solo si superi il numero minimo necessario per la
presentazione del referendum ma si crei una forza popolare che
con il voto nel 2025, possa superare il quorum e abrogare la
legge sull'autonomia differenziata".
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