La sua età non la nega di certo: 77 anni, nata in Serbia, conosciuta in tutto il mondo per aver connesso l'arte tra realtà vera virtuale.
Il suo spettacolo, the Life, alla "Pescheria" di Pesaro fino al 23 giugno, ha suscitato entusiasmi in tutto il mondo.
Lei è la celebrità mondiale Marina
Abramovic, protagonista oggi a Villa Imperiale a Pesaro di un
incontro con la stampa per Pesaro capitale italiana della
cultura.
Ha rivelato di aver conosciuto il successo "diciamo tardi,
attorno ai 60 anni - per cui so gestirlo e non mi interessa". Ha
aggiunto che preferisce che sia andata così perche "se mi avesse
travolto da giovane probabilmente sarei andata in overdose,
invece negli anni '70 facevo delle cose terribili stroncate
dalla critica. Ai giovani artisti perciò dico: non abbiate paura
di niente e di nessuno, sperimentate senza essere condizionati
dagli altri".
Marina Abramovic ha insistito molto sul concetto di artista
"o lo sei o non lo sei" ma per esserlo devi "impazzire per le
tue idee come se nell'attesa di realizzarle ti mancasse l'aria.
Ma per realizzarle significa al 90 cento sacrificio e il resto è
talento".
Marina ha escluso che l'arte passi per Tik tok o Instagram
ma la Abramovic è certa che ogni secolo possano nascere un paio
di geni, i cosiddetti "wow-artist". La sua conoscenza con la
realtà virtuale non è stata delle migliori "ma quando Todd
Eckert è venuto da me proponendomi questo progetto ho accettato,
dato che ho lavorato per 55 anni col mio corpo e avevo il
desiderio di sperimentare la tecnologia: la carta vincente è
stato il mix, la realtà mista che ha creato qualcosa di vero e
allo stesso tempo non vero. In questo gioco di luce io sono il
fantasma, per cui è possibile anche passarmi attraverso, non
come in un film dove la realtà è bi-dimensionale e non puoi
scegliere l'angolo da cui guardarlo". La performer serba boccia
l'intelligenza artificiale ("nulla di buono, perderemo
l'umanità").
Poi ha parlato del suo spettacolo, dell'immortalità che
traspare in The Life: "Sarò presente anche fra 300 anni anche se
non è esclusa la caduta nel frattempo di un asteroide ma vi dico
che The Life resisterà".
Ha poi ricordato di aver passato "20 anni coi monaci tibetani
per imparare la meditazione e un anno con gli aborigeni per
imparare a non aver paura del dolore. E ho capito che la mia
vita e la performance sono la stessa cosa".
Selfie e via con calma per l'appuntamento al teatro Rossini.
The Life è un'opera che punta l'attenzione su tecnologia e
azione artistica coinvolgendo lo spettatore proponendogli un
eterno presente che va oltre la dimensione del tempo. Che è la
sfida dell'uomo di ogni epoca e latitudine.
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