I familiari di Alessandra
Matteuzzi, la donna uccisa a Bologna il 23 agosto 2022 dall'ex
fidanzato Giovanni Padovani, hanno denunciato una psicologa che
su TikTok ha pubblicato una serie di video, visualizzati da
migliaia di utenti, dove parla della vicenda e sostanzialmente
prende le difese dell'imputato (condannato all'ergastolo dalla
Corte di assise di Bologna) e incolpa la vittima di quello che è
successo. La querela, presentata dalla sorella e dai nipoti di
Alessandra, assistiti dall'avvocata Chiara Rinaldi, è al vaglio
della Procura di Ancona, territorio di residenza della
psicologa. La sorella di Alessandra, Stefania Matteuzzi, ha
inviato anche un esposto all'ordine degli psicologi delle
Marche.
Nei filmati pubblicati su social, tra dicembre 2023 e gennaio
2024, la psicologa sostiene di aver compreso, dopo colloqui con
Padovani in carcere, che il 28enne è stato vittima di
manipolazioni da parte dell'ex compagna, e che queste sarebbero
state la causa dell'omicidio. La psicologa parla di "relazione
tossica" e descrive Matteuzzi come "figura abusante", facendo
così apparire la donna, affermano i familiari della vittima,
come una criminale. Si tratterebbe di una istigazione all'odio
gratuita e incomprensibile, soprattutto ad opera di chi esercita
la professione di psicologo e che porta ulteriore sofferenza a
chi ha già subito il dolore dell'omicidio e che ora si trova ad
affrontare accuse assurde rivolte ad Alessandra, sottoposta a
'victim blaming', colpevolizzazione in quanto vittima. Si parla
di un immotivato accanimento nei confronti di una vittima di
femminicidio, additata come carnefice e mostro, soggetto
abusante, e per questo causa della sua stessa morte.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA