Giudizio immediato per Franco Panariello, il 56enne di Torre del Greco (Napoli) che uccise a coltellate la moglie, Concetta Marruocco, 53 anni, a Cerreto d'Esi (Ancona).
Il delitto si consumò la notte del 14 ottobre scorso.
La coppia si stava separando e il marito era imputato
per maltrattamenti in famiglia, stalking e violenza sessuale;
per era sottoposto al divieto di avvicinarsi alla donna con
tanto di braccialetto elettronico che però quella notte non
suonò per segnalare l'avvicinamento del 56enne. L'uomo era
entrato con una copia delle chiavi, aveva sorpreso la donna nel
sonno, uccidendola con 43 fendenti in camera da letto. Il pm
Paolo Gubinelli ha chiuso le indagini per l'imputato, reo
confesso, e ha chiesto il processo subito. L'udienza è stata
fissata per il 21 giugno in Corte di Assise di Ancona.
In chiusura indagini è caduta la premeditazione, inizialmente
contestata a Panariello, e il giudizio immediato è stato chiesto
per omicidio volontario aggravato dal vincolo di parentela e
dalla minorata difesa, per l'utilizzo dell'arma e per aver
violato il divieto di avvicinamento: rischia la condanna
all'ergastolo. La difesa di Panariello, rappresentata
dall'avvocato Ruggero Benvenuto, ricevuta la notifica del
decreto di giudizio immediato, ha formalizzato istanza al gip di
rito alternativo, pur nella sua astratta inapplicabilità in
ragione del reato contestato all'imputato, e ha sollevato la
questione di costituzionalità del reato di omicidio del coniuge
per contrarietà all'art. 3 della Costituzione, principio di
uguaglianza. L'abbreviato sarebbe ammesso per chi uccide un
fratello. - è il succo del ragionamento difensivo - Perché non
per l'omicidio del coniuge?": "Si confida che il Tribunale
accerti la fondatezza della questione di costituzionalità
sollevata - commenta l'avv. Benvenuto - e la rimetta alla Corte
Costituzione per valutare violazione del principio di
uguaglianza". Panariello aveva raggiunto l'abitazione della
moglie, con un coltello da cucina.
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