Al termine delle
esequie, il feretro di Concetta Marruocco, uccisa a coltellate
dal marito da cui si staa separando il 14 ottobre scorso è stao
portato su sagrato della chiesa Collegiata di Cerreto D'Esi,
dove hanno preso la parola alcuni famigliari, le colleghe, il
sindaco Grillini e una rappresentante dell'associazione
Artemisia, che stava assistendo la donna, infermiera di 53 anni,
nella separazione dal marito e nell'uscita da una situazione di
maltrattamenti in famiglia durata 20 anni. "Titti avevi un gran
cuore, nella vita hai aiutato sempre tutti - l'inizio della
lettera di un familiare -. Ti sei sempre battuta per un mondo
migliore. Ti sento accanto, eri il continuo della mia voce,
avevi sempre una parola buona per tutti. Eravamo e saremo quelli
che non giudicano. Volevamo un mondo migliore".
"Ti ricorderemo sempre per la tua generosità e coraggio verso
di noi. Cara Titti riposa in pace e aiutaci ad andare avanti,
averti incontrato è stato un dono" hanno detto le colleghe
infermiere. "L'intera comunità è stata oltremodo scossa da
quanto accaduto. E oggi non vi parlo solo come primo cittadino,
ma anche come padre . ha osservato il sindaco -. E da padre,
appunto, dobbiamo insegnare ai nostri figli il valore della
vita, della famiglia e dei ricordi. Dobbiamo pertanto conservare
la giusta memoria affinché eventi del genere non accadano più".
"Ci addolora, ci fa rabbia, non doveva finire così. Se tutti
avessero ascoltato la sua voce, forse non sarebbe finita così.
Vi chiediamo di pensare a quante volte giustifichiamo la
violenza o mettiamo in dubbio le parole delle donne. Nessuna
donna deve essere violata. Resterai nei nostri cuori e ci darai
la forza di continuare", hanno concluso le rappresentanti di
Artemisia. Mentre il feretro, accompagnato dalla famiglia,
proseguiva verso il cimitero, alcuni palloncini blu sono volati
verso il cielo carico di nuvole e di pioggia.
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