Nel 2002 il neoricostruito Teatro
delle Muse di Ancona inaugurava dopo quasi sessant'anni di
chiusura e una lunghissima ristrutturazione la sua prima
stagione lirica con l'Idomeneo di Mozart, diretto da Riccardo
Muti per la regia di Pier luigi Pizzi. Il 30 settembre prossimo,
a vent'anni da quella data, l'attuale direzione artistica
guidata da Vincenzo De Vivo amplia il suo repertorio e festeggia
la ricorrenza aprendo la stagione con una nuova produzione
dell'Attila di Verdi, che nel vecchio Teatro delle Muse era
andata in scena nel 1851, 1856 e 1875. Presentata oggi in un
incontro stampa ad Ancona da De Vivo, assieme alla direttrice
delle Muse Velia Papa, all'assessore alla Cultura Paolo Marasca
e a tutto il cast, è "un'opera piena di fuoco e di grandi
sentimenti - ha spiegato De Vivo - ma anche un'opera politica
che ha permesso di riconoscere nella sua musica i valori del
Risorgimento. Un'opera che parla di noi contemporanei, di
guerre, di profughi, di stragi, di coppie e di famiglie separate
dagli eventi come quelli che stanno accadendo adesso in Europa,
ma con una speranza: perché dall'incendio di Aquileia nascerà
Venezia". Ad interpretarla come simbolo della capacità di unire
dell'arte e della musica, ci saranno anche il baritono ucraino,
punta di diamante del Teatro dell'Opera di Odessa Vitaliy Bilyy
(Ezio) e il tenore russo Sergey Radchenko (Foresto), che oggi
davanti ai giornalisti hanno invocato insieme la fine della
guerra. Con loro, Marta Torbidoni (Odabella), Alessio Cacciamani
(Attila), Andrea Schifaudo (Uldino) e Andrea Tabili (Leone). Il
maestro Marco Guidarini, grande esperto delle opere giovanili di
Verdi, dirigerà l'Orchestra Sinfonica 'Gioacchino Rossini' e il
Coro Lirico Marchigiano 'Vincenzo Bellini' (preparato da
Riccardo Serenelli). La regia è di Mariano Baduin, le scene di
Lucio Diana e i costumi di Marianna Carbone. La replica di
Attila è prevista per domenica 2 ottobre alle 16:30.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA