"La cosa che mi ha fatto molto
piacere è che la città abbia espresso il lutto cittadino.
Trent'anni fa non sarebbe stata possibile una cosa di questo
tipo". Lo ha detto Bobo Craxi, figlio di Bettino e nipote di
Paolo Pillitteri, l'ex sindaco socialista di Milano morto
giovedì scorso, a margine della camera ardente allestita a
Palazzo Marino. Il Comune ha proclamato il lutto cittadino e le
bandiere a mezz'asta in occasione dei funerali che si terranno
domani.
"Questo significa che Paolo in questi trent'anni attraverso
la sua testimonianza e il suo lavoro ha saputo recuperare
l'onore, che per noi non aveva mai perso, e la stima che in
quella fase politica drammatica era venuta meno da parte dei
cittadini - ha aggiunto parlando dell'inchiesta Mani Pulite che
aveva coinvolto anche lo stesso Pillitteri -. L'amministrazione
dà così un segno di rispetto che si deve a tutti i cittadini
milanesi che hanno ricoperto cariche pubbliche di una certa
importanza".
"Paolo fu un grande sindaco, che accompagnó un periodo
importante di questa città. Naturalmente il segno delle
amministrazioni socialiste era un po' diverso, perché sapeva
accompagnare la modernizzazione allo sguardo non compassionevole
ma solidale verso i ceti più poveri - ha rimarcato -. Questo
segno delle amministrazioni socialiste che sono durate un secolo
purtroppo, e lo dico con dispiacere, è venuto un po' meno".
Bobo Craxi ha infine ricordato la simpatia dello zio. Sulla
bara di Pillitteri è posata una foto scattata nel 1987 che lo
ritrae sorridente nel suo ufficio da sindaco.
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