Per l'ex super poliziotto Carmine
Gallo e per il tecnico informatico Nunzio Samuele Calamucci, due
dei quattro indagati finiti agli arresti domiciliari lo scorso
25 ottobre nell'indagine della Dda di Milano e della Dna su una
presunta rete di cyber-spie, è arrivato il braccialetto
elettronico.
Da quanto si è saputo il dispositivo, che già il gip
Fabrizioi Filice aveva disposto con la misura cautelare, è
stato materialmente applicato a Gallo l'altro ieri e a Calamucci
ieri. Mentre al momento non risulta essere stato consegnato a
Giulio Cornelli e Massimilano Camponovo, pure loro ai
domiciliari, e ritenuti altre figure centrali del gruppo che
aveva come base gli uffici milanesi di Equalize, la società di
investigazione privata di Enrico Pazzali, il presidente di
Fondazione Fiera che si è autosospeso per essere finito sotto
inchiesta.
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