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Sala: 'Per il rogo nella Rsa chi ha sbagliato paghi, anche il Comune'

Sala: 'Per il rogo nella Rsa chi ha sbagliato paghi, anche il Comune'

Il bando per la manutenzione aperto nel 2022 e ancora in corso

MILANO, 09 luglio 2023, 13:32

Redazione ANSA

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   "Se ci saranno responsabilità chi ha sbagliato, compreso il Comune, dovrà pagare.

Rimanendo il fatto che purtroppo sei persone sono morte". Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervistato da Rai News 24, parlando del rogo scoppiato nella Casa per Coniugi del Comune gestita da Proges, dove nella notte tra giovedì e venerdì è scoppiato un incendio che ha causato 6 morti e 81 feriti.

    Il sindaco ha poi parlato del bando che il Comune ha aperto lo scorso anno, e per cui le procedure sono ancora in corso, per la manutenzione di tutte le Rsa di proprietà. Nella Casa per Coniugi infatti non andavano i rilevatori del fumo e l'amministrazione aveva chiesto a Proges di mettere in atto misure compensative, cioè una vigilanza notturna.

    "Il bando era aperto da tempo - ha confermato Sala - e non è un mistero ne che i tempi della pubblica amministrazione non sono veloci, ne che strutture che meritano interventi di manutenzione straordinaria in tutta Italia sono tantissime".

    "Consapevoli di ciò - ha concluso il sindaco - doveva esserci una vigilanza notturna, ora perché la società che garantisce la gestione di questo immobile non abbia fatto sufficientemente bene non sta a me dirlo, ci sono indagini in corso".

   Saranno controllati tutti i letti - Saranno controllati tutti i letti della Rsa. Il materasso della stanza 605 da cui sono divampate le fiamme a causa di una sigaretta fumata da un'ospite si è liquefatto rapidamente, con una velocità di combustione che lascia perplessi inquirenti e investigatori. Da qui, dunque, la necessità di verificare i materiali di cui sono composti i letti presenti nella struttura. Al momento dell'incendio, l'impianto di rilevazione dei fumi era guasto, come confermato anche da un cartello esposto nella casa di riposo. Un altro aspetto da chiarire, infatti, è da quanto tempo il sistema non funzionasse e quale fosse esattamente il numero dei dipendenti in servizio quella notte. Se il fumo di sigaretta nelle camere della Rsa fosse prassi tollerata o meno è un altro elemento al vaglio degli investigatori.

   Una dipendente: 'Quattro mesi fa un altro incidente' - "Una volta è successo che il microonde si è bruciato ma nella cucina sopra il pannello non ha suonato": una dei lavoratori della residenza per anziani ha raccontato al Tg1 l'incidente che, ha detto, è avvenuto quattro mesi fa. In quella occasione fu lei ad accorgersi di quanto era successo nella struttura, in cui i rilevatori di fumo erano fuori servizio.

   Dimessi dagli ospedali 67 anziani - Sono stati dimessi dagli ospedali 67 ospiti che erano rimasti intossicati in seguito all'incendio. In tutto erano 81 le persone rimaste intossicate. Gli ospiti della Rsa sono stati nel frattempo trasferiti in altre strutture.

Si tratta di oltre 150 persone, tra cui ci sono anche le 83 che si trovavano nell'ala della struttura non coinvolta dall'incendio che però è stata dichiarata inagibile, a causa del non funzionamento dei rilevatori di fumo. Gli ospiti sono stati accolti in diverse strutture per anziani.

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