"Queste immagini vogliono essere una testimonianza di ciò che ancora esiste, prima che possa scomparire.
Perché la vita e la natura possano avere la meglio sul saccheggio e la distruzione, spetta a ogni singolo essere umano del pianeta prendere parte alla sua tutela".
E' il monito
di Sebastiao Salgado e Lélia Wanick Salgado, compagna di viaggio
e di vita del grande fotografo, cui oggi - in occasione della
mostra Amazônia che aprirà alla Fabbrica del Vapore il prossimo
12 maggio - è stato conferito il Sigillo della Città di Milano.
Promossa e prodotta da Comune di Milano|Cultura, da Fabbrica
del Vapore e Contrasto in collaborazione con Civita e General
Service Security, l'esposizione è curata da Lélia Wanick
Salgado. Questa mattina, a Palazzo Marino, la consegna
dell'onorificenza da parte dell'assessore alla Cultura Tommaso
Sacchi.
"Ho nella memoria - ha ricordato il celebre fotografo - tanti
momenti importanti che hanno in comune il mio lavoro e la
bellissima città di Milano, dove ho esposto tutte le mie più
importanti mostre (compresa Bambini in Cammino esposta nel 2001
ai Martinitt) e ho anche partecipato con entusiasmo all'EXPO
2015".
Per quanto riguarda la mostra che aprirà a breve, "è il
frutto di sette anni di esperienze umane e spedizioni
fotografiche - via terra, acqua e aria -in Amazzonia. Ancora in
gran parte sconosciuta, questa regione di meraviglie - nella
cultura e nell'ingegno dei suoi abitanti, nel mistero, nella
potenza e nell'impareggiabile bellezza - non smette mai di
stupirci. Grazie all'impenetrabilità della foresta, per interi
secoli alcuni gruppi etnici sono riusciti a preservare il loro
tradizionale stile di vita. Oggi, però, la loro esistenza è in
grave pericolo, così come - è l'allarme lanciato
dall'esposizione - la sopravvivenza della foresta stessa".
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