Piercamillo Davigo avrebbe violato "i doveri inerenti alle proprie funzioni" e abusato "della sua qualità di componente del Csm", pur avendo "l'obbligo giuridico ed istituzionale" di impedire "l'ulteriore diffusione" dei verbali di Piero Amara e ne "rilevava il contenuto a terzi", consegnandoli senza alcuna "ragione ufficiale" al consigliere del Csm Giuseppe Marra.
Verbali consegnati anche al vicepresidente David Ermini che "ritenendo irricevibili quegli atti" immediatamente "distruggeva" la "documentazione".
Lo
scrivono i pm di Brescia nell'avviso di conclusione indagini a
carico di Davigo e del pm di Milano Paolo Storari.
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