"Nel terzo trimestre 2024 la Città
metropolitana di Genova perde l'11,4% delle assunzioni nel
settore privato rispetto allo stesso periodo dell'anno
precedente: dai 27.769 nuovi contratti del terzo trimestre 2023
si è passati ai 24.605 del terzo trimestre 2024, con una
contrazione di 3.164 contratti". È l'allarme lanciato dal
segretario generale della Cgil Genova Igor Magni secondo cui "è
il momento di dire basta al lavoro precario".
"La diminuzione delle assunzioni preoccupa fortemente perché
oltre ad incidere negativamente sull'occupazione rappresenta uno
dei campanelli di allarme sullo stato di salute del mercato del
lavoro, - commenta Magni - la narrazione che l'occupazione
cresce e che non ci sono problemi rispetto al lavoro stride con
la realtà fatta di lavoro povero e precario". Secondo l'analisi
della Cgil solo il 13% delle nuove assunzioni infatti è a tempo
indeterminato, mentre quelle più diffuse sono quelle precarie
tra le quali il tempo determinato (50,3%) seguito
dall'intermittente (15,7%) e somministrato (10,7%).
Per il responsabile dell'Ufficio economico della Cgil Genova
e Liguria Marco De Silva, che ha elaborato i dati Inps, a
livello regionale il calo delle assunzioni si concentra proprio
sulle tipologie di contratto più tutelato: "purtroppo il calo si
registra in contratti come quello a tempo indeterminato (-5,8%)
e nell'apprendistato (-9,4%). Il segno meno è piuttosto
trasversale in quanto comune a uomini (-5,2%) e donne (-6,2%), a
italiani (-5,4%) e stranieri (-6,3%)".
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