La prorettrice vicaria dell'ateneo
genovese Nicoletta Dacrema ha presentato stamani il progetto di
attivazione di un punto di ascolto, già presentato nelle
precedenti riunioni del Tavolo e dedicato a tutte le componenti
universitarie. Il progetto verrà sottoposto a breve
all'approvazione degli organi accademici.
In particolare, l'iniziativa prevede la possibilità di segnalare
comportamenti riconducibili alla violenza di genere commessi in
ambiente universitario a una figura professionale qualificata
con comprovata esperienza in tale materia, la quale tratterà i
casi in esame in coordinamento con i Centri antiviolenza
accreditati sul territorio e con i Centri per il recupero e il
trattamento delle persone maltrattanti.
Uno sportello antiviolenza all'interno di UniGe è chiesto da
tempo. Negli ultimi giorni due studentesse del collettivo
Cambiare rotta si sono incatenate alle colonne del palazzo del
rettorato per protesta: contestano l'inefficienza del punto
d'ascolto e chiedono di essere ascoltate dal rettore.
La presentazione del progetto (che dovrebbe prendere vita nel
2025) è stato presentato da Dacrema durante la riunione in
Prefettura a Genova del tavolo di monitoraggio istituito dal
Protocollo inRete contro la violenza, in atto da tempo nella
provincia di Genova, che ha il fine di prevenire e contrastare
la violenza di genere. Al tavolo, presieduto dal prefetto di
Genova, hanno partecipato, fra gli altri, i rappresentanti della
Procura, della Regione Liguria, del Comune di Genova,
dell'Ufficio Scolastico Provinciale, di Alisa, gli Ospedali
genovesi, i Centri antiviolenza e di recupero delle persone
maltrattanti. Il progetto prevede anche 200 ore di laboratorio
sul tema della violenza di genere.
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