Nel 2034 il progetto della Gronda autostradale di Genova, 72 chilometri di nuove autostrade di cui 50 in galleria, con 37 ponti e viadotti, 23 imbocchi e 12 milioni di metri cubi di materiale di scavo di cui 8 per ampliare la pista dell'aeroporto del capoluogo ligure, può diventare realtà.
Lo dichiara l'amministratore delegato di Aspi Roberto Tomasi a margine di un sopralluogo nei cantieri del tunnel subportuale e della Gronda di Genova rispondendo a una sollecitazione del sindaco Marco Bucci.
Tomasi aggiunge che il
raddoppio dell'A7 verso Milano previsto lungo la direttrice est
del progetto può diventare realtà con due anni d'anticipo già
nel 2032.
"Appena riceveremo entro sei mesi la risposta del ministero
dell'Ambiente e della Sicurezza energetica siamo in grado di
elaborare il progetto esecutivo della Gronda, la cui
approvazione è attesa nel 2025", ribadisce l'ad di Aspi
aggiungendo che "ad oggi il costo stimato dell'opera è di 6-7
miliardi e sono già stati spesi 300 milioni con 400mila ore di
lavoro impiegate".
"La Gronda è certamente il progetto più importante per poter
non solo prepararsi allo sviluppo del porto di Genova ma anche
agli ammodernamenti dell'A10 e dell'A7, quindi non bisogna
guardarla come un'infrastruttura a sé stante ma pienamente
integrata con la rete del Paese e gli investimenti che si stanno
facendo - sottolinea Tomasi - La Gronda è fondamentale perché
per poter gestire le manutenzioni importanti o noi abbiamo la
Gronda o è impensabile fare l'ammodernamento della rete".
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