E' morto a 90 anni l'ingegnere Francesco Pisani, collaboratore di Riccardo Morandi all'epoca della costruzione del viadotto Polcevera e progettista del rinforzo della pila 11 negli anni '90.
Pisani avrebbe dovuto testimoniare nel processo per il crollo dell'infrastruttura (14 agosto 2018, 43 vittime).
Per sentirlo, vista l'età e le
precarie condizioni di salute, il collegio giudicante aveva
anche predisposto un trasferimento del processo a Roma.
Pisani non è mai stato sentito dal sostituto procuratore
Massimo Terrile, che insieme al collega Walter Cotugno ha
coordinato le indagini della guardia di finanza, perché già alla
fine del 2018 quando venne convocato non era nelle condizioni di
affrontare il viaggio. E così erano stati i finanzieri a
verbalizzare la sua testimonianza nella Capitale.
Pisani aveva raccontato di essere stato contattato nel 2011
da Aspi, vista la sua precedente esperienza, "per fare un
progetto relativo ad interventi di rinforzo strutturale degli
stralli delle pile 9 e 10. Doveva essere un intervento analogo a
quello eseguito negli anni '90 sugli stralli della pila 11". A
chiamarlo erano stati proprio Michele Donferri Mitelli e Mauro
Malgarini (entrambi imputati). Per quel lavoro, "una
pre-progettazione in realtà, ho ricevuto regolare parcella, ma
non so perché non sono stati mai eseguiti i lavori di rinforzo
strutturale. Dopo tanti anni anche gli stralli delle pile 9 e 10
avevano bisogno di essere rinforzati, sarebbe stato
consigliabile farlo quanto prima". Dopo il progetto del 2011 non
è stato più interpellato da Autostrade, nemmeno in occasione
della realizzazione del progetto retrofitting (i lavori di
rinforzo delle pile) avviato nel 2015. Anzi, nel 2017 Donferri
in una mail aveva scritto che Pisani "non era più in vita".
Adesso il tribunale dovrebbe acquisire la testimonianza resa ai
finanzieri. Il processo riprenderà l'11 settembre.
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