"Oggi possiamo dire che il Genoa è tornato.
Oggi è un grande giorno perché presentiamo la realizzazione di un sogno partito dopo la promozione. Un sogno che sembrava irrealizzabile, irraggiungibile". Alberto Zangrillo, presidente del Genoa, non nasconde la soddisfazione nel presentare il neo acquisto Mateo Retegui, l'attaccante Italoargentino punta della nazionale italiana e da ieri giocatore del Genoa per i prossimi 4 anni.
"Avevo altre opzioni - ha confessato Retegui- ma ho scelto con il cuore. Il Genoa mi ha voluto tanto e ho avuto modo di parlare con l'allenatore. Alla fine la voglia che avevano di volermi mi ha portato a questa decisione e credo che per me e per la mia famiglia sia alla fine la migliore possibile".
Ad influire anche una telefonata con il 'Principe', Diego Milito, che a Genova sponda rossoblù ha lasciato il segno.
"Ho parlato con Milito e mi ha detto che questo è un grandissimo club, con una tifoseria bellissima. Adesso spero di imparare molto e di riuscire ad essere protagonista gara dopo gara migliorando sia come giocatore che come persona. Obiettivo? Voglio che la squadra faccia bene e voglio riuscire a fare molti gol, d'altronde la mia posizione al centro dell'attacco me lo chiede, ma la squadra viene prima di tutto".
Retegui vestirà la maglia numero 19 e a chi domandava se, come tutti gli argentini, avesse un soprannome, "Chapo" quello del papà ex giocatore e allenatore di hockey sport praticato da tutta la famiglia, ha risposto semplicemente: "Io sono Mateo nessun soprannome".
Nel tardo pomeriggio per lui c'è stato il bagno di folla in piazza De Ferarri.
Retegui, con l'Italia ho realizzato un sogno: grazie a Mancini
"Mancini? Non ho ancora parlato con lui ma ho sentito le sue parole. E lo ringrazio e ringrazio tutto lo staff della nazionale che hanno avuto sempre parole buone per me". Tra gli effetti dell'arrivo in Italia e al Genoa di Mateo Retegui c'è il fatto che il giocatore potrà essere seguito da vicino dal c.t. che più volte ne aveva caldeggiato l'avvicinamento almeno in Europa per evitare durante le convocazioni i lunghi viaggi dal Sudamerica. "Più vicino a Mancini? Giocare in Serie A è un onore e il Genoa è la soluzione migliore - ha detto il nuovo bomber del Genoa -. Posso dire di essere fortunato a vestire la maglia della Nazionale, è un sogno che ho realizzato proprio grazie a lui".
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