Una retrocessione annunciata e la paura che la Sampdoria possa fallire e ripartire dalla Serie D: è questo il filo conduttore delle reazioni dei tifosi doriani vip.
"Da tifosa e dirigente sportivo dico che ogni volta che un progetto fallisce è anche un fallimento per la città.
Questo ci
deve far riflettere. E' stato un anno storto sotto ogni punto di
vista, i giocatori ci hanno provato sempre e Stankovic ha saputo
creare un legame forte con i giocatori tenendo insieme
l'ambiente ma da ex atleta sottolineo che quando si deve fare i
conti con l'incertezza societaria diventa tutto più difficile e
non si poteva pensare al miracolo. Per la sua storia la
Sampdoria merita un futuro diverso e speriamo che arrivi il
prima possibile", spiega Silvia Salis, ex martellista azzurra e
vicepresidente del Coni.
C'è amarezza per questa situazione come ha spiegato anche
Maurizio Crozza. Nei giorni scorsi nella sua trasmissione
'Fratelli di Crozza' aveva fatto un monologo sul caso Samp: "La
Serie D non è male, ci sono le trasferte a chilometro zero. Se
segui la squadra ci vai in vespa e poi torni per cena. Cerco di
scherzarci, ma un pezzo della mia vita rischia di sparire. È nel
mio cuore la Sampdoria". Mentre l'attore Corrado Tedeschi punta
il dito sul silenzio del Palazzo calcistico: "Sono senza parole,
non capisco per quale motivo nessuno dei 'poteri forti' delle
istituzioni legate al mondo del pallone non sia mai intervenuto
evitando di arrivare a questa situazione allucinante che i
tifosi della Samp non meritano. La retrocessione? Era un finale
annunciato con tutto quello che è successo fuori dal campo".
Dal mondo dello spettacolo a quello della politica. "Spero
che almeno qualcuno si prenda la responsabilità di questa
retrocessione e che intervenga per garantire alla Sampdoria
almeno la serie B che al momento è l'opzione migliore per il
futuro del club. È stata un'annata iniziata male e finita
peggio, è chiaro che l'incertezza sul futuro della società ha
inciso in modo significativo con le conseguenze che sono sotto
gli occhi di tutti", afferma il senatore del M5S Luca Pirondini
che poi fa un passo indietro per ricordare gli ultimi anni:
"Sono tre stagioni che si vendono giocatori, con svincolati e
prestiti diventa difficile salvarsi e alla fine è stato un
epilogo annunciato dopo la salvezza ottenuta nello scorso
campionato con molta fatica". La retrocessione della Samp lascia
segni anche nel mondo economico. "L'auspicio è ovviamente quello
di un rapido ritorno nella massima serie anche nell'interesse
della città e di tutti gli sportivi. Credo che sia importante
per Genova che entrambe le società calcistiche possano
contendersi sportivamente il primato in serie A", commenta Paolo
Pessina, presidente di Assagenti.
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