Prenderà il via il 9 luglio la 55° edizione del Festival Teatrale di Borgio Verezzi.
Ventitré serate, tredici spettacoli, undici dei quali in prima nazionale, un dato che conferma il ruolo di vetrina della rassegna per la successiva stagione invernale.
"Dopo il lungo periodo vissuto nell'incubo della pandemia e
dei tanti lutti - ha spiegato il direttore artistico Stefano
Delfino - non è parso il caso di presentare ulteriori drammi,
per quanto fittizi, sulla scena teatrale. Si è pensato invece di
offrire agli spettatori serate all'insegna del sorriso, per
quanto non fine a se stesso, ma accompagnato da spunti di
riflessione". E così in cartellone figurano spettacoli che
affrontano con humour tematiche come le inquietudini giovanili
("È cosa buona e giusta" di Michele La Ginestra e Adriano
Bennicelli, 9 luglio), la ludopatia ("Slot" di Luca De Bei, con
Paola Quattrini e Paola Barale, 14 luglio), la solidarietà
femminile ("Fiori d'acciaio" di Robert Harling con Tosca
D'Aquino, 29 luglio) e gli effetti prodotti dall'arrivo di una
neonata su tre scapoli impenitenti ("Tre uomini e una culla" di
Coline Sereau). Non mancheranno anche attori di sicuro
richiamo: basta ricordare Emilio Solfrizzi ("Roger", 10 luglio),
Paolo Conticini ("La prima volta", 20 luglio) e Anna Mazzamauro
("Come è ancora umano lei, caro Fantozzi", 23 luglio). Da
ricordare, ancora, "Corto Maltese, la ballata del mare salato"
da Hugo Pratt (6 agosto in collaborazione con il Festival di
Cervo) e "Sogno di una notte di mezza estate" di Shakespeare con
la regia di Jurij Ferrini (10 agosto). Fra le novità si segnala
infine la istituzione di un nuovo premio, il "Mulino Fenicio"
(in collaborazione con Luca Finocchio Mapelli, proprietario
dell'antichissima costruzione che si erge sulla collina di
Verezzi) che sarà dedicato alla scenografia più significativa
tra quelle presenti al Festival.
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