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In evidenza
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In collaborazione con Università degli Studi Roma Tre
Verrà conferita oggi, alla
professoressa Daphne Barak-Erez, la Laurea Honoris Causa in
Giurisprudenza. La cerimonia si terrà alle ore 16 presso il
Dipartimento di Giurisprudenza, Via Ostiense n. 161.
Alle ore 16.40 è prevista la lectio magistralis della
professoressa Daphne Barak-Erez, dopo i saluti del Rettore,
Massimiliano Fiorucci, e del Direttore del Dipartimento di
Giurisprudenza di Roma Tre, Antonio Carratta. A Giulio
Napolitano, docente di Diritto Amministrativo del Dipartimento e
firmatario insieme a Giorgio Resta, Marco Ruotolo e Luisa
Torchia della proposta di conferimento, verrà affidato l'Elogio,
mentre alla prof.ssa Marta Cartabia, docente di Diritto
Costituzionale presso l'Università Luigi Bocconi e Presidente
Emerito della Corte Costituzionale, spetterà la Laudatio.
Daphne Barak-Erez, eminente studiosa di diritto
costituzionale e diritto amministrativo, ha completato la sua
formazione accademica in Israele e si è perfezionata negli Stati
Uniti. Autrice di decine di libri e centinaia di articoli
scientifici, ha dedicato i suoi studi a tematiche di rilevanza
globale, tra cui:
La privatizzazione dei servizi pubblici; la tutela della dignità
umana e dei diritti fondamentali, anche nei rapporti di diritto
privato; la promozione del ruolo femminile nella società.
Le sue ricerche hanno sempre avuto un respiro più ampio
rispetto al contesto nazionale israeliano, consentendole di
avere nel tempo frequenti scambi con l'estero e, in particolare,
con gli Stati Uniti, dove è diventata membro dell'American Law
Institute e dell'International Academy of Comparative Law, e con
l'Europa, dove è stata visiting researcher al Max-Planck
Institute of Public Law di Heidelberg, alla University College
London e allo Swiss Institute of Comparative Law di Losanna. È
stata più volte visiting professor in prestigiosi atenei
nordamericani, come l'Università di Toronto, la Columbia Law
School, la Stanford Law School, la Duke Law School e la
University of Virginia Law School.
Un percorso di eccellenza accademica e giudiziaria
Nel 2011, Barak-Erez è stata nominata preside della Facoltà di
Giurisprudenza dell'Università di Tel Aviv. L'anno successivo,
per i suoi altissimi meriti scientifici, è stata nominata
Giudice della Corte Suprema Israeliana, dove è tuttora
impegnata, forte degli studi pregressi e della sua particolare
sensibilità per i diritti fondamentali e l'inclusione delle
minoranze, nel delicatissimo e assai difficile compito di
rendere giustizia al massimo livello nel suo Paese.
Come sottolineato dalla Vice-Presidente della Corte
Costituzionale Italiana, prof.ssa Daria de Pretis, nella lettera
inviata al Dipartimento di Giurisprudenza a supporto della
proposta di conferimento della Laurea Honoris Causa, la prof.ssa
Barak Erez ha "contribuito in maniera determinante, da quando vi
è stata nominata giudice, alla giurisprudenza della Corte
Suprema Israeliana, specialmente nelle questioni attinenti il
rispetto della rule of law da parte dei poteri pubblici".
Tra i suoi numerosi contributi, spicca il suo ruolo nella
storica decisione della Corte Suprema Israeliana sul caso
Movement for the Quality of Government v. Knesset, che ha
censurato un progetto di riforma costituzionale promosso dal
Governo Netanyahu. La sentenza, adottata con una maggioranza di
8 a 7, ha dichiarato l'illegittimità della legge volta a privare
pro futuro la possibilità per la Corte Suprema di sindacare la
"ragionevolezza" degli atti del Governo, del Primo Ministro e
dei Ministri. Nella sua opinione, volta ad affermare
l'intangibilità per la democrazia del presidio di un giudiziario
indipendente, la Giudice Barak-Erez ha richiamato a supporto e
come cornice generale i famosi studi di Kim Scheppele sul
"legalismo autocratico", paventando il pericolo che piccole
riforme costituzionali diano vita, passo dopo passo, a un
"Frankenstate", uno Stato mostruoso.
In collaborazione con Università degli Studi Roma Tre
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