Al via la seconda fase dei lavori di restauro e conservazione della storica Villa Lante di Bagnaia, frazione di Viterbo.
Questa mattina l'incontro pubblico per fare il punto sull'avanzamento dei lavori, resi possibili grazie a un finanziamento del Ministero della Cultura da sette milioni di euro.
Presenti al briefing: Elisabetta Scungio direttrice della
Direzione Regionale Musei Nazionali Lazio e del circuito delle
ville monumentali della Tuscia, il vicesindaco di Viterbo
Alfonso Antoniozzi, Lara Anniboletti funzionaria di Villa Lante
e Marina Cogotti responsabile dei lavori. La prima fase avviata
nel 2024 prevedeva lo studio su flora e fauna del parco annesso
alla villa, uno step che tra le altre cose ha permesso il
censimento di oltre 600 alberi presenti nel parco. Da gennaio
si è entrati nella seconda fase che ha come obiettivo il
recupero delle fontane e dei giardini del sito. A questo
proposito è prevista la realizzazione di un impianto di
ricircolo dell'acqua per alimentare le numerose fontane durante
il periodo estivo. I conseguenti interventi di restauro
riguarderanno le fontane: del Diluvio, dei Delfini, dei Lumini,
dei Mori, del Castoro e del Conservone. Prevista anche la
riattivazione di alcuni punti d'acqua che da anni non sono più
serviti dall'attuale rete idrica, che, naturalmente verrà
rifatta completamente. "Quando ho avuto la fortuna di vedere il
lavoro che si stava facendo nella villa, ci è venuta l'idea di
far partecipare i cittadini al cambiamento in corso - ha
spiegato Antoniozzi -. Per questo faremo incontri ciclici con i
cantieri aperti per far conoscere a tutti lo stato dei lavori".
La conclusione di lavori è prevista per il marzo 2026.
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