(di Mauretta Capuano)
La rabbia è la benzina di Olga, la
scintillante wedding planner dei broker di Manhattan, bravissima
a risolvere i problemi degli altri ma non i suoi, protagonista
del libro d'esordio della scrittrice Xochitl Gonzalez, nata
negli Stati Uniti da una famiglia di origini messicane.
Applauditissima l'8 dicembre a Più Libri più liberi, con 'Olga
muore sognando', pubblicato da Fazi editore nella traduzione di
Giuseppina Oneto, la stessa Gonzalez ha fatto la wedding
planner.
"Sono stata cresciuta dai miei nonni, mia madre era una
attivista politica e se ne è andata quando avevo tre anni.
Volevo che Olga fosse più grande di me e capace di essere più
arrabbiata di me. Penso che la società non dia abbastanza spazio
alle donne per essere arrabbiate" dice all'ANSA Gonzalez che è
una bomba di simpatia ed energia. "Non volevo che come me Olga
andasse in terapia e desideravo che non fosse convinta di essere
danneggiata solo perché sua madre la aveva abbandonata"
racconta. Ma quando incontra Matteo le cose cambiano, è l'unica
persona con cui lei si sente abbastanza a suo agio e si apre uno
spiraglio "per pensare che le cose non siano come le vede la sua
rabbia".
L'umorismo gioca un ruolo determinante in questa commedia
sociale che si apre con una riflessione sui tovaglioli "segno
inequivocabile che ti fa capire di essere al matrimonio di un
ricco". "In America ci sono un sacco di storie su gruppi
marginalizzati, spesso sono storie piene di tristezza di
tragedia. Volevo scrivere di personaggi che riuscissero ad
autodeterminarsi attraverso l'umorismo che fa sì che la tragedia
non li domini" dice la scrittrice.
Olga, che è nata a Brooklyn in una rumorosa famiglia
portoricana, ha qualcosa di autobiografico? "Quello che volevo
fare veramente era scrivere un libro sulla politica. Sia sugli
aspetti politici del Portorico sia sulla gentrificazione, in
particolare a Brooklyn. Prima di scrivere il libro andavo a
molte feste e tutti volevano parlare del mio lavoro come wedding
planner , ma non del fatto che mia madre era un'attivista
politica. Ho pensato di fare di queste due cose il motore della
storia".
Facendo la wedding planner - l'ultimo matrimonio che la
Gonzalez ha organizzato è stato nel 2017 in Italia, a Ravello -
incontri tante classi sociali diverse, devi saper parlare a
persone ricchissime, ma anche al driver che porta i fiori, ai
camerieri. Mi è sembrata la professione perfetta per riuscire a
guardare da un punto di vista privilegiato le classi sociali di
New York. Olga è molto cosciente dell'ingiustizia del mondo e
non smette mai di pensarci".
"Il meccanismo di sopravvivenza di Olga è andare sempre
avanti, a testa bassa, non farsi mai troppe domande. Per anni e
anni ha messo problemi e sentimenti sotto il tappeto m apoi li
ha dovuti guardare". Gonzalez invita anche a riflettere sulla
donna-eroina. "In America ingigantiamo la figura della persona
che si fa da sola, ma non parliamo mai del percorso che si fa,
dei traumi, dolori e perdite. Ogni passo di Olga verso il suo
grande successo, che la avvicina al sogno americano, la
allontana dalle persone che le vogliono veramente bene e la
accettano per quello che è" dice. "Olga è una donna con una
personalità molto particolare, ma in realtà è tutte le donne".
Quando ha scritto Olga muore sognando era il momento del "primo
Trump. Faccio riferimento alla sua figura nel libro , ma non lo
esplicito mai. Pensavo fosse un errore temporaneo che poi si
sarebbe aggiustato. La sua rielezione ai miei occhi rappresenta
una forma di ribellione molto pericolosa. Sono molto preoccupata
anche per la libertà di stampa e credo che la gente non sia del
tutto preparata al tipo di caos che ci aspetta" spiega Gonzalez
che è anche giornalista.
Sta lavorando a un nuovo libro? "Il secondo romanzo è uscito
in America a marzo. Sono al lavoro sul terzo. Sono felice e
entusiasta di avere lettori appassionati". C'è sempre Olga?
"No, ma è come se fosse la mia serie sulle ragazze di Brooklyn
in cui il terzo libro lega i primi due. Nel primo Olga è 40enne,
nel secondo c'è una ventenne di Brooklyn che va all'Università.
Nel terzo libro il protagonista è Matteo e c'è un altra donna
sulla trentina".
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