L'architetto, lo scultore, l'ingegnere, il maestro erudito del Barocco, un po' schiacciato fra la generazione dei giganti che lo precedette come Borromini e Bernini e quella successiva di architetti e urbanisti.
Ora per
Carlo Fontana arriva un nuovo riconoscimento e omaggio nella
mostra che Montefiascone dedica a lui e ai 350 anni della cupola
della cattedrale cittadina, considerata il suo capolavoro.
La mostra, sponsorizzata dalla Banca del Fucino, è chiamata
Carlo Fontana - Fra la terra e il cielo" e si terrà a
Montefiascone dal 20 giugno al 15 agosto.
Oltre alla cupola di
Santa Margherita, terminata nel 1674 e che si inserisce nelle
grandi opere del periodo quali S. Andrea della Valle S. Agnese
in Agone a Roma, la mostra nel suo percorso raccoglie i
contributi di diversi artisti italiani che traggono ispirazione
dal valore simbolico della stessa cupola. Il percorso comprende
così sculture, installazioni e opere di Berrettini, Paladino e
Palmieri, fra gli altri.
"Come Banca del Fucino siamo da sempre attenti alla
valorizzazione del patrimonio artistico di Roma e del Lazio, che
ha nel barocco una delle sue epoche più splendide. E siamo
quindi oggi particolarmente lieti di sostenere questa iniziativa
culturale che lega un capolavoro architettonico del tardo
barocco all'arte contemporanea, realizzando un fecondo dialogo
artistico tra il nostro tempo e un momento di straordinaria
importanza della nostra storia culturale", ha spiegato Mauro
Masi, Presidente della Banca del Fucino alla presentazione della
mostra nella sede dell'istituto di S. Lorenzo in Lucina a Roma.
E il cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del
Dicastero per la Cultura e l'Educazione, ha sottolineato i
benefici "dell'"incotnro fra l'arte contemporanea e un
territorio come quello di Montefiascone" ricco di storia e di
arte. Per Fabio Fabene, Arcivescovo titolare di Montefiascone e
Presidente Associazione "Rocca dei Papi - per un'ecologia
integrale", "lo slancio della cupola è un invito ad alzare lo
sguardo verso l'alto, per riscoprire la bellezza come componente
essenziale per la nostra esistenza umana.
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