Continuare a impegnarsi per "rendere il mondo un posto migliore è necessario.
E' vero che la stanchezza in chi ci prova da tutta la vita "è costante, ma lo è anche la volontà.
Racconto nel film che combattere per questo è
una festa, ma anche che a volte possiamo avere meno energie,
demoralizzarci. L'importante è riprendersi e andare avanti".
Parola di Robert Guediguian, che da oltre 40 anni insieme alla
moglie, una delle più grandi attrici francesi, Ariane Ascaride,
regala un viaggio di cinema dell'umano, della condivisione,
attento alla realtà, intima e sociale delle persone. Il nuovo
capitolo è Et la fete continue! (E la festa continua),
presentato in Grande Public alla Festa del cinema di Roma e
prossimamente in sala con Lucky Red. "La rassegnazione che
esiste oggi nel mondo occidentale rispetto al modo di fare
politica, in cui c'è sempre meno fiducia, non deve farci
dimenticare l'importanza di ricostruire, partendo dalla base,
dalla strada, dalla piazza, di un senso di prossimità". Nella
storia che trae spunto da fatti reali, è protagonista d Rosa
(Ascaride), infermiera e punto di riferimento da sempre, nel suo
quartiere a Marsiglia, nelle lotte sociali per i suoi
concittadini. Un disastro annunciato, però mette in crisi le
sue certezze. Sarà l'incontro con Henry (Jean-Pierre Darroussin)
a rimotivarla. Questo film "è anche un passaggio di
testimone alle nuove generazioni - sottolinea Ariane Ascaride
-. Ci sono molti ragazzi che oggi si dedicano con grande
passione a delle cause, come quella per l'ambiente. Abbiamo
l'obbligo di aiutarli perché gli stiamo lasciando un mondo di
merda che certo non hanno chiesto". Nel film si racconta anche
come la protagonista, viva da sessantenne un nuovo grande amore,
anche fisico: "Per come veniamo spesso tradizionalmente
raccontate, una donna come Rosa, alla sua età non dovrebbe più
avere una vita sessuale o amorosa". Abbiamo diritto "a storie
raccontate anche per le donne, basta storie solo per uomini, non
è giusto dire che la nostra vita in quella sfera finisca a 50
anni. Ci porta a proibirci tante cose"
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