Saranno Giuseppe Tornatore e Gianni Morandi, armato di chitarra, insieme sul palco di San Cosimato per l'omaggio a Ennio Morricone, con la proiezione del documentario Ennio firmato dal regista premio Oscar, ad aprire la nona edizione di Cinema in piazza, l'evento romano organizzato e promosso dalla Fondazione Piccolo America nelle tre grandi aree di Piazza San Cosimato a Trastevere (2 luglio - 16 luglio), del Parco della Cervelletta di Tor Sapienza (8 giugno - 16 luglio) e del Parco di Monte Ciocci a Valle Aurelia (10 giugno - 16 luglio), fino ad arrivare al Cinema Troisi.
Tra gli ospiti di quest'anno, che vanta anche una collaborazione con il più grande studio indipendente del mondo,l'A24, ci saranno, fra gli altri, Darren Aronofsky, Ari Aster, Sam Rockwell, Bertrand Bonello, Jean-Pierre Jeunet, Kenneth Lonergan, Giulia Steigerwalt, Julie Taymor e Julien Temple.
"Siamo felici di poter annunciare questa nona edizione -
spiega Valerio Carocci, presidente del Cinema America - anche se
non era facile con il contesto politico che stiamo vivendo". Con
il cambio di amministrazione regionale "ancora oggi gli
operatori di Roma e del Lazio non hanno i bandi per sostenere le
loro manifestazioni" Oggi "il sindaco di Roma Capitale ha
garantito che alle 17 ci sarà una riunione di giunta su una
delibera che è stata approvata, con la quale si finanzierà il
Cinema in piazza per un importo di 250 mila euro su un budget di
700 mila. Rimane totalmente scoperto l'investimento del
Ministero della Cultura e quello della Regione Lazio, che non
hanno dato tempi per sbloccarli, ma ci hanno concesso il
patrocinio non oneroso". Carocci, che qualche giorno fa proprio
per attirare l'attenzione sul ritardo dei fondi, aveva compiuto
un'azione simbolica in Campidoglio ("sono salito dal sindaco, ho
lasciato il documento e me ne sono andato, non c'è stato nessun
interessamento, della Digos ne' nessuna telefonata di Elly
Schlein" dice commentando gli articoli usciti su quanto
accaduto) ringrazia il sindaco Gualtieri e l'amministrazione
capitolina "per aver garantito almeno che l'evento potesse
avviarsi. Per il resto, noi come tutti gli altri operatori
culturali ci siamo fatti carico di anticipare le spese".
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