Nei primi sei mesi del 2024
l'attività economica in Friuli Venezia Giulia si è
"ulteriormente indebolita"; secondo l'indicatore trimestrale
dell'economia regionale elaborato da Bankitalia, dopo la
crescita del 2023 nel primo semestre il Pil ha ristagnato, a
fronte di una leggera crescita (+0,4%) registrata a livello
nazionale. E' un quadro di sostanziale stagnazione quello che
emerge dal report "L'economia del Fvg", il cui aggiornamento
congiunturale è stato presentato oggi dal direttore della sede
di Trieste della Banca d'Italia, Marco Martella.
"Un rallentamento - ha spiegato Martella - che dipende da un
quadro internazionale debole". La dinamica positiva del prodotto
nei servizi e nelle costruzioni - rileva il report - si è
contrapposta alla flessione nei comparti industriali, a
eccezione dell'agroalimentare e della cantieristica navale.
Secondo le stime di Bankitalia, nei primi sei mesi 2024 il
valore aggiunto nella manifattura a prezzi costanti è sceso del
2,2% su base tendenziale, risentendo del calo delle vendite e in
particolare di quelle estere (-8,8% a prezzi costanti; -10,9% a
prezzi correnti al netto della cantieristica).
Secondo l'indagine campionaria di Bankitalia, nei primi 9
mesi la spesa per gli investimenti delle imprese è rimasta
stabile, mentre continuano a crescere le costruzioni, seppur in
rallentamento sul 2023: gli effetti negativi della fine del
Superbonus sono stati mitigati dalla misure previste dal Pnrr.
Sempre nei 9 mesi gli investimenti pubblici sono cresciuti a
ritmi sostenuti mentre le compravendite di abitazioni sono
lievemente diminuite.
Nei 6 mesi al calo del fatturato del commercio al dettaglio
si è contrapposto il positivo andamento del turismo. Il sistema
portuale ha registrato un aumento dei volumi di attività pari al
4,9%: +12,9% per il petrolio, -3,6% per il traffico Ro-Ro, -7,1%
traffico container. Continuano infine a contrarsi i prestiti
bancari alle imprese (-8,5% a giugno su base annua) anche a
fronte della maggior disponibilità di liquidità.
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