Su poco più di 2 mila istanze
ricevute in Fvg nel click day di marzo 2024 per la concessione
dei nulla osta per i lavoratori stagionali extra Ue, quasi la
metà è falsa. Lo riporta il quotidiano Il Piccolo oggi in
edicola che ha fatto un approfondimento sul decreto flussi in
Friuli Venezia Giulia. Grazie ai rapidi controlli compiuti, che
hanno evidenziato le irregolarità, la Regione Fvg ha bloccato il
potenziale ingresso nel Paese tramite canali regolari di persone
che non avrebbero poi avuto un impiego e dunque titolo a entrare
sul territorio nazionale.
Secondo i dati provvisori forniti dalla stessa Regione- che,
appunto, in breve tempo ha compiuto una serie di controlli, ma
sono ancora in corso le verifiche- a Udine sono pervenute 379
domande false, 356 a Trieste, 56 a Gorizia e un centinaio a
Pordenone. Cioè poco meno di un migliaio: la metà circa delle
duemila istanze ricevute. Il timore, come già espresso ieri in
una nota dalla Regione Fvg, è che dietro i falsi nomi si celi un
furto di identità. In moltissimi casi infatti, scrive Il
Piccolo, i legali rappresentanti delle aziende hanno
disconosciuto l'autenticità della domanda e presentato denuncia,
così come ha fatto la Regione stessa alla Polizia postale di
Trieste il 5 aprile scorso.
"L'attuale modello è troppo vulnerabile nei confronti di
abusi e distorsioni del sistema", ha spiegato l'assessora
Rosolen. Che specifica: "Se importiamo lavoratori questi non
possono essere la manodopera a basso costo che fa concorrenza ai
lavoratori sul territorio, ma devono essere lavoratori
selezionati per le competenze che riescono ad esprimere.
Altrimenti si costruisce il dumping sociale e salariale".
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