Con gli interventi di Pier Aldo Rovatti dal titolo Grazie Foucault, di Beatrice Bonato su La verità degli altri, e di Nicola Gaiarin che ha approfondito il tema La verità del segreto, è cominciata oggi la nuova edizione della Scuola di filosofia di Trieste.
Quest'anno l'argomento è
"Quel poco di verità", visto che stiamo vivendo gli anni della
maggiore diffusione delle fake news con, in aggiunta, la
tecnologia che consente di alterare parole, immagini, video.
I tre interventi di oggi avevano come comun denominatore
l'"Abitare la verità" e si sono come sempre nella palazzina con
davanti il grande cavallo grigio nel Parco di San Giovanni.
Quello di oggi era il primo dei tre Cantieri (filosofico,
filosofico-psicoanalitico e
filosofico-politico), cui si affiancano tre Laboratori, che sono
l'ossatura della Scuola stessa, organizzata dal Laboratorio di
filosofia contemporanea.
Il programma 2024 proseguirà con il secondo appuntamento
fissato per il fine settimana 27 e 28 gennaio, e si concluderà a
maggio.
Tra i relatori che interverranno ci sono Pier Aldo
Rovatti, Mario Colucci, Raoul Kirchmayr, Sergia Adamo, Deborah
Borca e Alessandro Di Grazia, oltre a invitati esterni.
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