Bruxelles non abbassa la guardia su Apple. La Commissione europea e la rete di cooperazione per la tutela dei consumatori di Belgio, Germania e Irlanda hanno chiesto il 12 novembre ad Apple ulteriori chiarimenti su una serie di pratiche di geo-blocking che potrebbero violare le norme Ue per i consumatori. Lo rende noto l'esecutivo Ue, precisando di aver individuato una serie di limitazioni sui servizi multimediali Apple - in particolare App Store, Apple Arcade, Musica, iTunes Store, Libri e Podcast - che "discriminano illegalmente i consumatori europei in base al loro luogo di residenza", si legge in una nota.
I consumatori devono affrontare le limitazioni per quanto riguarda l'accesso online, il metodo di pagamento e il download di alcune applicazioni. La rete ha chiesto di allineare le proprie pratiche alle norme anti-geo-blocking dell'Ue a Apple, che ora ha un mese di tempo per rispondere e proporre impegni su come affrontare le pratiche individuate. "Stiamo intensificando la lotta contro il geoblocking. Nessuna azienda, grande o piccola, dovrebbe discriminare ingiustamente i clienti in base alla loro nazionalità, al luogo di residenza o al luogo di stabilimento. Impedire il geo-blocking aiuta i consumatori ad accedere ai beni e ai servizi che desiderano in tutta Europa e rafforza il funzionamento e l'integrità del nostro mercato unico”, ha commentato la vice presidente Margrethe Vestager, Vicepresidente esecutivo per un'Europa adatta all'era digitale,
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