Più ambizione nei piani nazionali per l’energia e il clima. Our Business to All (Francia), Germanwatch (Germania), Environmental Justice Network Ireland (Irlanda), A Sud e WWF Italia (Italia) e due associazioni svedesi per il diritto ambientale e la conservazione della natura: queste le organizzazioni non governative di 5 Paesi Ue che questa settimana hanno presentato denunce legali, chiedendo alla Commissione europea di intervenire contro gli Stati membri sui piani climatici definiti "deboli e illegali".
La scadenza per presentare a Bruxelles i piani nazionali rivisti era il 30 giugno, e ad oggi, solo 14 Stati membri (Roma compresa) hanno presentato la bozza di modifica alla Commissione europea. I Pniec sono stati introdotti dal regolamento sulla governance dell'Unione dell'energia e dell'azione per il clima del 2019 e individuano le linee d'azione con cui i 27 governi intendono centrare gli obiettivi delle cinque dimensioni dell'Unione dell'energia: decarbonizzazione, efficienza energetica, sicurezza, mercato interno dell'energia, ricerca, innovazione e competitività. A fine 2023 le capitali hanno presentato a Bruxelles la bozza di piani rivisti, nell'ottica di arrivare a fine giugno a presentare la versione definitiva in linea con i nuovi target energetici fissati dal pacchetto sul clima 'Fit for 55'.
Le organizzazioni sottolineano il mancato rispetto degli obiettivi climatici ed energetici dell'UE, la mancanza di trasparenza sui sussidi ai combustibili fossili e l'insufficiente partecipazione pubblica allo sviluppo. La Commissione europea ha ora 12 mesi per rispondere alle accuse e prendere eventuali contromisure.
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