"Mamme, atlete disabili,
rappresentanti Lgbtqia+, campionesse che hanno fatto la storia
europea, tutte accomunate da un grande ingiustizia: sono
sportive che guadagnano meno, molto meno, dei loro colleghi
uomini. La mostra fotografica 'Le donne e lo sport in Europa'
inaugurata oggi al Parlamento europeo denuncia questa disparità
di genere nel mondo dello sport e io sono fermamente convinta
che attraverso il linguaggio dello sport, un codice universale,
si possano raggiungere innumerevoli risultati in diversi ambiti
della nostra società". Lo dice Carolina Morace, europarlamentare
del Movimento 5 Stelle, in una nota.
"Se la parità tra donne e uomini è un principio fondamentale
dell'Unione europea, nello sport è un traguardo lontano da
raggiungere: dall'accesso alla pratica sportiva a quello dei
corsi di formazione post carriera, dal gender pay gap alla
visibilità mediatica che ha poi forti ripercussioni sugli
investimenti da parte degli sponsor. Lo sport, e con esso la
pratica sportiva, non va considerato come un'attività accessoria
quanto piuttosto un elemento fondamentale nella vita delle
persone, indipendentemente dal genere. A rappresentare l'Italia
un'immagine di Federica Pellegrini, ex pluricampionessa di
nuoto, oggi membro del CIO. Nella storia dello sport al
femminile non sono importanti solo i risultati agonistici ma
soprattutto i temi che vengono evocati: il pregiudizio,
l'uguaglianza, il diritto, la dignità, l'educazione e, non da
ultimo, il professionismo e su questo continueremo a lavorare al
Parlamento europeo", conclude Morace.
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